MANTOVA – Antonio Fazio è stato uno dei grandi protagonisti della vita istituzionale italiana ed europea. A soli 37 anni era già a capo dell’Ufficio Studi della Banca d’Italia e a 57, nel 1993 ne divenne Governatore. Ricoprirà quel ruolo per 13 anni durante i quali ha gestito eventi eccezionali, ad iniziare dal completamento del percorso di unificazione monetaria con la nascita dell’Euro.
Oggi pomeriggio l’ex governatore è stato a Mantova ospite del Circolo “Baldassarre Castiglione” e alla Casa del Mantegna ha presentato il suo libro “Le conseguenze economiche dell’Euro”. Negli anni ’90 Fazio era tra i principali euroscettici ma poi fu proprio lui a gestire l’ingresso dell’Italia nel primo gruppo dei Paesi della moneta unica. Nonostante ciò ancora oggi dichiara che sarebbe stato meglio attendere per questo ingresso perchè “l’Italia non ne aveva i requisiti” e l’Euro, come più volte da lui ribadito, “poteva avviare per il Paese lo stesso fenomeno del bradisismo di Pozzuoli: nessun terremoto ma il terreno che inesorabilmente scende. Tradotto se l’economia dell’Eurozona fosse cresciuta l’Italia sarebbe cresciuta meno, se fosse arretrata avrebbe conosciuto un arretramento più importante e si sarebbero via via persi produzione industriale e reddito”. Quel che poi puntualmente si è verificato.
Da uomo delle istituzioni Fazio però rispettò la volontà di Governo e Parlamento che volevano un ingresso immediato nell’Eurozona. Si impegnò così nella discussione tenuta nel Consiglio dei Governatori del SEBC, al fine di ottenere una sorta di nulla osta per l’ammissione dell’Italia nel sistema della moneta unica. L’esclusione dell’Italia, data anche l’ampia pubblicità e l’insistenza politica, avrebbe devastato la stabilità del cambio della lira. Ne sarebbe probabilmente derivata una crisi generale per l’avvio del nuovo sistema monetario.
Fazio è convinto che la moneta unica abbia senza dubbio avuto anche molti vantaggi, il problema è che è stata imposta in un quadro troppo disomogeneo e i Paesi più deboli ne hanno pagato lo scotto. Un euro che probabilmente dovrebbe essere riformato secondo l’ex numero uno di via Nazionale che oggi pomeriggio ha avuto a fianco, oltre al presidente della Provincia Carlo Bottani e al presidente del Circolo “Baldassarre Castiglione” Gianni Rottichieri, anche l’ex senatore Ivo Tarolli, (autore del libro “Antonio Fazio e i fatti italiani”) presidente di Piattaforma 2024 impegnata nella nascita della lista centrista alle prossime europee.
Nell’invito all’incontro Tarolli aveva del resto spiegato “in questa occasione verrà ufficializzato che Piattaforma 2024 adotterà le Linee Guida degli insegnamenti in materia Economica e Finanziaria del dott. Antonio Fazio”, una “scelta che irrobustirà” il programma di Piattaforma 2024 che vuole proporre “Un Nuovo Modello di Sviluppo”. “Fazio ci ha insegnato che lo sviluppo dell’Economia, come lo sviluppo dei suoi processi non costituisce un fattore o una realtà a sé stante. L’Economia non è una realtà che rifulge di luce propria! L’Economia di mercato costituisce la manifestazione di una realtà più ampia, che coinvolge la Politica, la Giustizia, i Valori, e il funzionamento dell’intera società” ha dichiarato Tarolli.
Prima della presentazione del suo libro, Fazio ha visitato la basilica di Sant’Andrea con monsignor Giancarlo Manzoli come cicerone e domani mattina sarà al Santuario delle Grazie. Proprio Bottani, nella sua veste anche di sindaco di Curtatone, gli ha donato la medaglia emblema del Comune raffigurante la Madonna delle Grazie.
Dal presidente del Conservatorio Giordano Fermi, Fazio ha ricevuto in dono invece una serie di cd con brani suonati dai docenti e dagli allievi del Conservatorio per ben quattro ore di musica. A inizio incontro Rottichieri ha ricordato il compianto critico d’arte Riccardo Braglia, storico membro e prezioso collaboratore del Circolo “Baldassare Castiglione”.