MANTOVA – Nella elegante ‘Sala Piermarini’ del Teatro Bibiena, tornano in vita le parole di Carlo Goldoni, attraverso le voci degli attori dell’Accademia Campogalliani di Mantova: 5 giorni per un ‘reading’ teatrale in 5 atti della commedia “La donna bizzarra”, l’unica opera di Goldoni ambientata proprio nella nostra città. Festivaletteratura omaggia il celebre autore legato a Mantova da un filo sottile e importante. Goldoni infatti soggiornò proprio qui per un periodo breve ma intenso, presso un palazzo identificabile con l’attuale Osteria ‘Fragoletta’ tra il 1748 e il 1750. Qui scrisse e portò per la prima volta in scena nel vicino Teatro Vecchio oggi scomparso, ‘L’uomo prudente’, ‘Le femmine puntigliose’, ‘Il bugiardo’, ‘Pamela’, ‘L’adulatore’ e ‘La bottega del caffè’.
Un luogo dedicato, ‘Il caffè Goldoni”, all’interno del Teatro Bibiena, ideato per il Festivaletteratura, introduce nell’atmosfera ricreata dalla lettura delle sue pagine. Le voci di Diego Fusari, Serena Zerbetto, Michele Romualdi e Andrea Flora si sono alternate nei dialoghi, introdotte da Adolfo Vaini che ha impersonato il celebre commediografo: hanno interpretato il primo atto de “La donna bizzarra”, con protagonista la contessa Ermelinda e i suoi spasimanti. Gli attori della Campogalliani hanno più volte portato in scena Goldoni presso il Teatrino di Palazzo D’Arco e oggi hanno confermato le loro capacità, sottolineate con applausi da un pubblico attentissimo e numeroso. La Sala Piermarini, trasformata in un elegante caffè letterario, sarà in questi giorni del festival il luogo per approfondire storicamente la figura di Goldoni, con accesso a svariate fonti documentarie ed edizioni storiche provenienti dalla Biblioteca Teresiana, dall’Archivio di Stato e dalla Biblioteca di Studi Teatrali – Casa Goldoni di Venezia. Sarà anche la sede di letture e incontri e punto di partenza per andare alla scoperta dei teatri del centro storico e dei luoghi che testimoniano i soggiorni del noto commediografo nella nostra città.
Elisabetta Romano