Fiera delle Grazie, due nuove sculture omaggiano Giovanni Paolo II e i Madonnari

GRAZIE (CURTATONE) – Una mattinata densa di significati spirituali e artistici ha arricchito oggi il cuore della 600ª edizione dell’Antichissima Fiera delle Grazie.
Dopo la Messa delle 9.30, il vescovo di Mantova Marco Busca, assieme alle autorità civili e militari, ha compiuto il tradizionale giro di saluto ai Madonnari, incontrando inizialmente maestri all’opera sul sagrato e fermandosi davanti al grande lavoro collettivo “Ianua Coeli”.  Prima di iniziare il percorso tra i disegni, il vescovo ha benedetto la nuova statua collocata davanti al Santuario, realizzata dal maestro scultore Dante Mortet per ricordare la visita di San Giovanni Paolo II nel 1991. In quell’occasione, i Madonnari avevano creato un grande Giudizio Universale coordinato da Kurt Wenner, e il Pontefice aveva lasciato la sua firma a terra, oggi rievocata dalla scultura in bronzo. «Maria ha parlato a tutti i popoli, in tutti i tempi, in tante lingue e ha sempre detto lo stesso messaggio – ha ricordato il vescovo– di convertirci al Signore, di essere cristiani col cuore, con i gesti, con la testimonianza. Voi madonnari continuate a rappresentare questa via per il mondo migliore che ciascuno di noi sogna».
La mattinata è proseguita con l’inaugurazione, presso il Museo dei Madonnari, di una seconda opera in bronzo di Mortet: una Madonna Assunta sostenuta simbolicamente dal calco delle mani dei vincitori del 50° Incontro Nazionale, con l’aggiunta “in incognito” di quella del vescovo Busca. Riccardo Goatelli, addetto alle relazioni esterne del Comune di Curtatone, ha sottolineato come l’opera sia «un omaggio a tutti i Madonnari che in 50 anni hanno portato arte, emozione ed energia su questo piazzale». Ha poi evidenziato la volontà di proiettare Grazie «in una dimensione internazionale, capace di unire spiritualità, cultura e storia».

Antonia Bersellini Baroni