MANTOVA – Entra nel vivo il Food&Science Festival, promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, che anche domani, sabato 18, si occupa di raccontare trame, intrecci, legami, tra alimentazione e scienza.
Domani alle 9.30 appuntamento con la Rassegna stampa, il tradizionale appuntamento con i giornalisti scientifici Marco Ferrari e Roberta Villa che commentano le notizie legate ai temi del festival alla Loggia del grano, per proseguire con una serie di appuntamenti di taglio e argomento diverso, tutti fondamentali per capire le innovazioni e i progetti in campo agricolo. Alle 10 il presidente nazionale di Confagricoltura Massimo Giansanti presenta il progetto “Mediterranea”, l’associazione creata da Unione Italiana Food e Confagricoltura per promuovere la dieta mediterranea nel mondo e aumentare l’export delle eccellenze agroalimentari italiane (Sala delle Lune e dei Nodi); alle 10.15 Michele Morgante, direttore scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata di Udine, dialoga con Luciano Navarini, responsabile della ricerca e del coordinamento scientifico di Illycaffè Spa, a proposito dei Segreti del caffè fra DNA e chimica, presentando la più completa ricostruzione effettuata finora dei cromosomi del caffè che ha permesso di ricostruire con grande dettaglio la storia genetica della varietà Arabica (Teatro Bibiena); infine, alle 10.30 la ricercatrice ENEA Silvia Massa e la docente dell’Università degli Studi di Napoli Roberta Paradiso portano “in orbita” il pubblico di Piazza Leon Battista Alberti, raccontando dei passi avanti mossi nell’ambito della coltivazione nello spazio.
Cambio di scenario a Palazzo della Ragione, dove l’alimentazione incrocia il marketing e la psicologia con Guendalina Graffigna, docente di psicologia dei consumi e della salute presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, protagonista dell’incontro So quel che vuoi. La psicologia dei consumi alimentari (ore 10.30), seguita alle 11.15 da Roberta Sonnino e Marta Corubolo, docente di Sistemi alimentari sostenibili dell’Università del Surrey la prima e ricercatrice del dipartimento di Design del Politecnico di Milano la seconda, che spiegheranno come e perché un altro sistema alimentare è possibile, e alle 12.15 da Andrea Pezzana, direttore della struttura complessa di nutrizione clinica della ASL Città di Torino, che misura il costo delle fake news sul cibo, esplorando i concetti di intoxication e infoxication.
Alla Loggia del grano si parla, invece, dell’intreccio sempre più indissolubile tra ricerca pubblica e privata, con Camilla Corsi, responsabile mondiale della ricerca Crop Protection di Syngenta e Alessandra Pesce, dirigente di ricerca CREA (ore 10.30, in collaborazione con Syngenta); ci si interroga – moderati da Daniela Ovadia – sulla salute delle piante, analizzando sia nuovi organismi nocivi e il rischio fitosanitario, con Alex Gobbi, Interim Scientific Officer, EFSA – Autorità europea per la sicurezza alimentare (ore 11.15), sia sulla chimica in campo, con il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il presidente Federchimica Agrofarma Paolo Tassani e Marco Cattaneo, direttore dei periodici “National Geographic”, “National Geographic Traveler”, “Le Scienze” e “Mind” (ore 11.45, in collaborazione con Federchimica – Agrofarma), e si scopre quanto contano le calorie in quota, ascoltando la testimonianza dell’alpinista Silvio Mondinelli e di Raffaella Scotto, alpinista anch’essa e medico specialista in scienza dell’alimentazione (ore 12.30).
In Piazza Leon Battista Alberti, Augusto Consoli, neuropsichiatra infantile ASL Città di Torino, illuminerà la pericolosa, sottile a volte, zona grigia al confine tra piacere del cibo e malattia (ore 11), Claudio Rossi, docente dell’Università di Siena, invitato a illustrare i metodi sperimentali per mappare l’origine geografica dei vini e degli oli di qualità (ore 11.45) e il quartetto formato dalle imprenditrici agricole Enrica Savoia, Olimpia Cabrini, Giuliana Santoclito e Laura Maccarana, sul tema delle imprese declinate al femminile (ore 12.30, a cura di QdL – Quelle del Latte).
Anticipano la pausa pranzo, infine, Giovanni Pernigotto, responsabile del Tavolo del Bene Comune della Diocesi di Mantova, che in Sala delle Lune e dei Nodi contrappone l’etica della fiducia alla cultura dello scarto, e Luca Montanarella, componente del Joint Research Center della Commissione Europea, che spiega al pubblico del Teatro Bibiena la centrale importanza della tutela del suolo, di cui è uno dei massimi esperti mondiali, nella transizione ecologica (ore 11.45). Da questo stesso palco, alle 14.30, terrà la sua conferenza una delle ospiti internazionali del Food&Science Festilval, Tamar Haspel: la columnist del “Washington Post” partirà dal proprio cambio vita – da giornalista di Manhattan a allevatrice di ostriche a Cape Cod – per raccontare l’importanza di Nutrire il dubbio, ovvero di sfuggire alla tentazione di pensare che tutte le nostre convinzioni siano basate sui fatti e che i fatti persuaderanno gli altri, soprattutto quando si parla di un tema, quello alimentare, in cui le emozioni giocano un ruolo fondamentale (ore 14.30).
Alle 14.30 gli appuntamenti di Amedeo Reyneri, del dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, sull’agricoltura rigenerativa (Piazza Leon Battista Alberti), di Alberto Mario Levi, Federico Magnani, Marco Omodei Salè, Riccardo Valentini e Gilmo Vianello sui crediti di carbonio e la conservazione della biodiversità (Palazzo della Ragione, a cura dell’Accademia Nazionale di Agricoltura) e di Alberto Lancellotti, senior analyst – dairy and supply chain inputs, CLAL, Mirco De Vincenzi, senior analyst – dairy, CLAL ed Ester Venturelli, analyst – Animal Feed, CLAL.it, che utilizzano i dati per raccontare la filiera che va dal latte al formaggio, seguiti da Simona Caselli, Presidente Granlatte, e Stefano Berni, direttore generale Consorzio Tutela Grana Padano, che delineano Il futuro del settore fra rischi e opportunità mostrando cosa c’è dietro un bicchiere di latte (Loggia del grano).
Nel caleidoscopio di argomenti e prospettive che affronta e propone, al Food&Science Festival i bioinformatici Ugo Ala e Christian Damasco si interrogano, anzi, interrogano ChatGPT per mettere dietologi e algoritmi a confronto (ore 15, Sala delle Lune e dei Nodi), la storica medievalista Gabriella Piccinni e la giornalista Roberta Villa conducono in un viaggio indietro nel tempo in una cucina medievale (ore 15.15, Piazza Leon Battista Alberti, con il sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana), il dirigente del Centro di ricerca Zootecnia e Acquacoltura del CREA Fabio Abeni porta in stalla il computer, spiegando come funziona e dove è arrivata la zootecnia di precisione (ore 15.45, Loggia del grano) e il direttore del dipartimento di nutrizione per la salute e lo sviluppo dell’OMS Francesco Branca dialoga con Roberta Villa a proposito della dieta mediterranea, sana e sostenibile per tutti (ore 16, Teatro Bibiena).
Ancora, di Fake news legate a cibo e agricoltura si occuperanno le due coppie di divulgatori scientifici Il chimico sulla tavola e Non è la Zebra (ore 16, Piazza Leon Battista Alberti, in collaborazione con Federchimica – Agrofarma e Federchimica – Aispec), di agricoltura rigenerativa per ridurre l’impatto della zootecnia parleranno Jacopo Bacenetti, professore associato presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, Matteo Ceruti e Rebecca Crudele, Sustainability Specialist per il Gruppo INALCA, moderati dal giornalista scientifico Riccardo Saporiti (palazzo della Ragione, ore 16, a cura di Inalca) e di scarti di valore i rappresentanti della start-up Foreverland Giuseppe D’Alessandro e Massimo Sabatini, della start-up, e i ricercatori del Politecnico di Milano Arianna Rossetti (dipartimento di chimica, materiali e ingegneria chimica “G. Natta”), Giovanni Scotti e Giulia Valentini (dipartimento di ingegneria gestionale), che, moderati dal giornalista de “Il Post” Emanuele Menietti (Loggia del grano, ore 16.15, in collaborazione con il Politecnico di Milano) affronteranno la questione attualissima della produzione di cacao, destabilizzata dall’aumento delle temperature, dalla riduzione delle precipitazioni in alcuni casi e dalle alluvioni stagionali in altre, per presentare un’alternativa: il “cioccolato” di carruba, raccontando anche gli sviluppi del settore e i progetti nati per descrivere il fenomeno delle eccedenze e dello spreco alimentare in Italia (ore 16.15, Loggia del Grano).
Dal cacao ai salumi, con il docente dell’Università di Siena Luca Toschi e il presidente del consorzio della Cinta senese Nicolò Savigni verrà spiegato come comunicare il (vero) valore dei prodotti agroalimentari, proprio a partire dal caso della Cinta senese (Sala delle Lune e dei Nodi, ore 16.15), mentre di olio si occuperanno Davide Nucciarelli, dottorando presso il dipartimento di scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, Andrea Pezzana, direttore della struttura complessa di nutrizione clinica della ASL Città di Torino, Luca Sebastiani, docente di arboricoltura generale e coltivazioni arboree presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Accademico dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio di Spoleto e Gianfrancesco Petroni, dirigente Assoprol Umbria, che daranno utili consigli e suggerimenti per imparare a distinguerne la qualità, conoscerne gli aspetti nutrizionali e scoprire in che maniera la tecnologia può favorire il miglioramento di questo prodotto (Loggia del grano, ore 17.30, in collaborazione con Costa d’Oro).
Completano la panoramica, cinque appuntamenti: il dialogo tra Michele Fino, docente di fondamenti del diritto europeo, Food Law ed ecologia giuridica presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e autore del recente Non me la bevo! (Mondadori, 2024) e Armando Castagno, degustatore e ideatore e direttore di corsi di approfondimento per l’Associazione Italiana Sommelier, che fanno chiarezza sul vino svelando mode, miti e leggende che spesso finiscono nella narrazione del suo consumo (Piazza Leon Battista Alberti, ore 17.45); l’incontro su come e cosa fare per non sprecare acqua con Eleonora Campanelli, responsabile sostenibilità e qualità tecnica di AqA, Gruppo Tea, Alessandro Armillotta, Ceo e co-founder di AWorld e Stefania Villa, giornalista di “Altroconsumo” (Piazza Leon Battista Alberti, ore 17, in collaborazione con Gruppo Tea); il confronto tra Renato Bruni, direttore scientifico dell’Orto Botanico di Parma e Giorgio Vacchiano, scienziato ed esperto di gestione forestale, che raccontano le strategie adoperate dalle piante per risolvere problemi, proteggersi e curarsi (Teatro Bibiena, ore 17.30); il grande Happy Science Hour a cura di Syngenta con i divulgatori scientifici Simone Angioni, Elisa Barbisan, Stefano Bertacchi, Camilla Corsi, Giovanni De Caro, Marco Martinelli, Juan Fernando Mejia De Los Rios, Mirko Piani, Ruggero Rollini, Claudio Screpanti e il direttore del Centro di ricerca genomica e bioinformatica del CREA Luigi Cattivelli (Palazzo della Ragione, ore 17.30) e il talk di Danilo Zagaria che si addentra nel groviglio verde delle foreste, quelle reali, dal Mesozoico a oggi, e quelle create dall’immaginario fantascientifico (Sala delle lune e dei nodi, ore 17.30).
Infine, come da tradizione, sabato sera il Food&Science Festival arricchisce la propria offerta con uno spettacolo in cui questa volta si potranno sperimentare gli intrecci tra musica, danza e acrobazia: Il Posto, una delle principali compagnie di danza verticale, si esibisce portando la magia e la tecnica delle evoluzioni aeree tra i palazzi storici di Mantova, che per una notte diventano esclusivo palcoscenico a cielo aperto. Una nuova lettura dell’architettura e dell’arte che vede la musica, quella dell’Ensemble dell’Orchestra da Camera di Mantova, come co-protagonista e che stupirà il pubblico accompagnandolo in uno spettacolo unico (Palazzo Vescovile, ore 21, in collaborazione con Trame Sonore).