MANTOVA – Dopo un lungo intervento di restauro, le Fruttiere di Palazzo Te a Mantova tornano finalmente a vivere. E lo fanno con un evento di rilievo internazionale: dal 4 ottobre, in occasione del Cinquecentenario del capolavoro giuliesco, gli spazi rinnovati ospiteranno in anteprima mondiale “All That Changes You”, la nuova installazione filmica a dieci schermi del celebre artista e regista britannico Sir Isaac Julien. L’opera, concepita come una potente riflessione sulla metamorfosi, sull’identità e sulla condizione del mondo contemporaneo, segna un connubio tra arte visiva, pensiero filosofico e architettura. “All That Changes You” si articola in una coreografia di immagini proiettate su dieci schermi, creando un’esperienza immersiva che attraversa epoche, visioni e linguaggi, in un dialogo costante con la poetica del Palazzo e i suoi affreschi.
Un viaggio tra tempi e luoghi, ispirato a Giulio Romano
Julien ambienta la sua narrazione proprio a Palazzo Te, definito dall’artista “un sogno estetico, politico e mitologico” ideato da Giulio Romano. Ma l’installazione si estende ben oltre: le protagoniste del film – interpretate dalle attrici Gwendoline Christie e Sheila Atim – viaggiano nel tempo e nello spazio, attraversando ambienti simbolici come la Cosmic House di Charles Jencks a Londra, una futuristica “astronave” di vetro tra le campagne inglesi progettata da Richard Found, e il padiglione per la Kramlich Collection firmato Herzog & de Meuron. In questo percorso, ogni spazio diventa un “personaggio” e una metafora visiva, costruendo una grammatica alternativa della trasformazione, della memoria e del rapporto tra essere umano e ambiente.
Metamorfosi, fantascienza e pensiero critico
L’opera trae ispirazione da fonti letterarie e filosofiche complesse: il pensiero ecofemminista di Donna Haraway, la fantascienza speculativa di Octavia E. Butler e Naomi Mitchison. Le protagoniste, mutando identità attraverso i diversi luoghi, interrogano l’idea di un mondo post-antropocentrico, esplorando come condividere il pianeta con altre forme di vita. È un inno alla pluralità delle visioni e una resistenza poetica alla narrazione dominante della distruzione globale. Julien descrive il progetto come “una ricomposizione visiva autonoma e oppositiva”, che sovverte i regimi della rappresentazione attraverso immagini che non seguono un percorso narrativo lineare, ma si aprono all’immaginazione, alla poesia e all’urgenza ecologica.
Un evento che unisce arte contemporanea e patrimonio storico
La scelta di commissionare quest’opera a Isaac Julien nasce dal confronto tra il direttore di Palazzo Te Stefano Baia Curioni, il curatore Lorenzo Giusti, lo stesso Julien e lo storico del cinema Mark Nash. Obiettivo: creare un dialogo potente tra il linguaggio contemporaneo dell’arte e la complessità simbolica di Palazzo Te. Il risultato è un progetto che riattualizza il pensiero visionario di Giulio Romano, rendendolo protagonista di una narrazione che guarda al futuro.
Produzione e sostenitori
“All That Changes You” è prodotta da Palazzo Te in collaborazione con Mantua Films, Isaac Julien Studio, University of California, Santa Cruz, The Linda Pace Foundation, Ruby City, The Jack Weinbaum Family Foundation e altri enti internazionali. Il progetto è parte delle celebrazioni per il Cinquecentenario di Palazzo Te, promosso dal Comune di Mantova e sostenuto da Fondazione Banca Agricola Mantovana, Fondazione Comunità Mantovana, Poste Italiane, Amici di Palazzo Te, e in sinergia con Mantova Città d’Arte e di Cultura.