MANTOVA – Inaugurata ieri alla Galleria Arianna Sartori di Mantova la mostra dedicata a Nenne Sanguineti Poggi. Un’artista poliedrica: esposte pubblicamente fotografie, disegni, opere a cavalletto e riproduzioni dei mosaici nelle opere pubbliche in Eritrea. Presentate anche l’autobiografia dell’artista “Di che colore dipingersi?” e il film sulla sua vita.
Nenne Sanguineti Poggi era nata a Savona in una nobile famiglia di intellettuali e storici (come il nonno paterno Vittorio Poggi, etruscologo sovrintendente del Museo Archeologico di Firenze) fu pittrice, mosaicista, ritrattista e disegnatrice talentuosa, ma anche scrittrice e giornalista, inviata speciale dell’Onu.
“Una donna a tutto tondo” sottolineano Vincenzo e Deborah Sanguineti, rispettivamente figlio (neuropsichiatra alla Jefferson University di Filadelfia; C.E.O. di NSP ART – L.L.C.) e nipote dell’artista “nata nel 1909 e vissuta oltre 100 anni, tra Africa e Italia, al di fuori degli stereotipi e delle convenzioni sociali del suo tempo. Dopo la mostra di Philadelphia del 2016, l’ultima mostra a New York all’One Art Space è stata l’occasione per saldare collaborazioni con Istituzioni importanti che hanno riconosciuto il valore di questa artista come NOIAW, Wolfsoniana, Rye art Centre, casa italiana Zerilli-Marimo, Politecnico di Milano e Archivio dell’architetto Mezzedimi, architetto con cui Nenne Sanguineti ha realizzato diverse opere”.
“Abbiamo progettato e promosso le precedenti mostre di Nenne Sanguineti Poggi a Filadelfia, New York e Milano per valorizzare e ricordare una figura di primo livello della cultura e dell’arte italiana, conosciuta, apprezzata e celebrata in Africa e di recente scoperta dal pubblico americano. Il nuovo allestimento presso la Galleria Sartori di Mantova propone una lettura dell’artista come una figura di un’intellettuale raffinata, pittrice eclettica e geniale e, come recita il titolo: al di fuori dei luoghi comuni” sottolinea Monica Brondi curatrice della mostra, che da anni cura gli allestimenti e la comunicazione dell’artista.
L’intervento del critico Vittorio Sgarbi alla mostra e al convegno organizzato nel 2019 a Milano testimonia l’interesse e il valore di un’artista non ancora abbastanza conosciuta e valorizzata.
Mosaicista di talento, l’imperatore Hailé Selassié le commissionò per il governo etiopico diversi lavori per opere pubbliche in varie città dell’impero che realizzò in mosaico, ceramica, guazzo ed altorilievo in cemento anche per clienti privati. Negli anni ’50 dipinse in Eritrea e in Etiopia pitture ad olio di stile post-impressionistico: paesaggi, figure, scene di vita locale catturate dal vero. Espose in diverse mostre personali ad Asmara e Addis Abeba, che furono anche inaugurate da ambasciatori d’Italia, dalla regina Giuliana d’Olanda e dalla figlia dell’imperatore, la principessa Tenagnework.
È dal 2012 che il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, lavora in Eritrea con attività di conservazione, tutela e valorizzazione. Nel 2017 il Politecnico – con l’ufficio dell’Asmara Heritage Project e grazie ad un finanziamento della Comunità Europea – ha dato avvio ad un progetto di formazione della durata due anni nell’ambito del restauro. Asmara con il suo costruito storico ‘corale’, dall’eccellente piano urbano in ambiente Moderno, è diventato sito UNESCO nel luglio del 2017. Ed è in questo quadro che si deve leggere l’importante contributo dell’artista Nenne Sanguineti Poggi.
La mostra è promossa da NSP ART (L.L.C.), in collaborazione con Francesco Parisi, curatore della Galleria e della collezione italiana delle opere di Nenne Sanguineti Poggi (www.nennesanguinetipoggi.com) e Punto a Capo comunicazione che ne ha curato il catalogo e l’immagine, in collaborazione con l’Associazione Visioni, l’Associazione Qui Arte.
La mostra si trova presso la Galleria Arianna Sartori, via Ippolito Nievo 10 a Mantova.
Ingresso Libero e gratuito. La mostra sarà visitabile fino al 28 ottobre 2021 con i seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 12,30 – 15,30 – 19,30. Chiuso la domenica