Giardini di cultura, domani “Mutazione vegetale. Fiori e piante cambiano nei secoli”

MANTOVA – È entrata nel vivo la decima edizione di Giardini di Cultura. La rassegna culturale cittadina durerà fino al 25 maggio ed è frutto della co-progettazione di un gruppo di soggetti differenti tra loro, ma legati da un filo conduttore: indagare il rapporto tra cultura e natura in un approccio sempre nuovo.

“Mutazione vegetale. Fiori e piante cambiano nei secoli”, è l’evento in calendario per domani, giovedì 16 maggio alle ore 18.00 a Casa Andreasi con il professor Ariodante Franchini, per esaminare le erbe e i fiori intessuti nei lacerti di due arazzi cinquecenteschi ‘millefiori’ ritrovati nella Casa della beata Osanna Andreasi che saranno per la prima volta esposti e visibili. Sarà un pomeriggio di “indagine” sul verde che fu, che è e che verrà (casandreasi@virgilio.it – tel. 0376.322297 – 345 1539547). Ariodante Franchini, già professore al Liceo Scientifico e collaboratore della Provincia di Mantova per il Settore Ambiente Ecologia, ha pubblicato ricerche e studi sui giardini mantovani e ha esaminato e schedato le collezioni naturalistiche di Palazzo d’Arco e della Biblioteca Comunale e, in particolare, il monumentale erbario Magnaguti Rondinini ora alla Biblioteca Teresiana.
Come scrive Stefano L’Occaso, “I due lacerti provengono verosimilmente da un unico panno e appartengono a una ‘famiglia’ di tappezzerie decorate con motivi ornamentali a millefiori, largamente prodotta in tutti i centri produttivi delle Fiandre, ma anche in Francia e in Italia all’incirca tra il secondo quarto del XV secolo e la metà del secolo seguente, e che si può supporre fosse abbondantemente rappresentata anche nelle raccolte quattro-cinquecentesche dei signori di Mantova. I due lacerti in questione sono ritagli da un più ampio panno (o da più ampi panni) e non recano né stemmi né elementi identificativi che ci consentano di meglio contestualizzare la provenienza dei tessuti, applicati su una tela da rifodero in tempi relativamente recenti… Il campo è ricolmo di piantine densamente e liberamente disposte su un unico piano… stagliate su un fondo blu (forse originariamente verde)”.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero, alcuni con prenotazione obbligatoria alle mail indicate. Info: www.giardinidicultura.org #giardinidicultura

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