MANTOVA – Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l’apertura (di 750 luoghi speciali in 400 città che quest’anno coincide con il cinquantennio del Fai.
A Mantova, la Delegazione FAI propone cinque aperture esclusive. Tre invece quelle previste ad Asola.
MANTOVA
Palazzo Castiglioni, storico edificio in Piazza Sordello, appartenuto prima ai Bonacolsi, poi ai Gonzaga e dall’inizio dell’Ottocento alla famiglia da cui prende il nome, dove si accederà alle sale del piano nobile per ammirare le decorazioni e gli arredi ottocenteschi; la visita è aperta a tutti ma ai soli iscritti FAI è riservata la visita alla Torre Bonacolsi, dove è presente l’unico affresco trecentesco meglio conservato in città raffigurante l’albero della vita.
Palazzo Valentini, in Corso Vittorio Emanuele 52, di origine cinquecentesche, acquistato da Luigi Valentini nel 1896 che ne ha ammodernato gli ambienti, con soffitti lignei, eleganti sovrapporte, decori tardo ottocenteschi e affreschi; acquistato nel 1950 da Dora Montani, imparentata coi Valentini e grande amica di Vittorina Gementi, ospitò dal 1983 al 2024 il Centro Diurno della Casa del Sole.
Cripta del Convento di Santa Teresa, con ingresso da via Giulio Romano 16, luogo molto affascinante che segna la struttura della chiesa e del convento sovrastante, con i suoi corridoi e ambienti di servizio e le due cripte, dove sono presenti resti di tombe appartenenti all’ordine carmelitano e i graffiti dei novizi, che qui trascorrevano le notti di veglia.
Circolo Ufficiali Unificato dell’Esercito, in Corso Vittorio Emanuele 35, ex Palazzo Rangoni, risalente forse alla seconda metà del 1200 e dal 1810 sede del comando militare prima austriaco, poi francese e ancora austriaco, per poi proseguire anche con l’Unità d’Italia; oggi sede del Circolo Ufficiali dell’Esercito, nel grande prato, acquisito nei primi anni dell’800, sopravvive un edificio in forte degrado, testimonianza sia della fiorente arte della lana nella Mantova del Rinascimento. Durante la visita si accederà alla biblioteca che il 28 maggio 1848 ospitò la cena del generale Radetzky, alla vigilia della battaglia di Montanara e Curtatone.
Antica Edicola dei Giornali del FAI e Chiesa della Madonna del Terremoto, in Piazza Canossa, con un percorso che, partendo dal piccolo bene FAI, attraversa Piazza Canossa, raccontandone la storia e quella degli edifici che ivi si affacciano, e termina con la visita agli ambienti interni della Chiesa della Madonna del Terremoto, nuova occasione per ammirare da vicino l’immagine che diventò protagonista della devozione popolare dopo il terremoto del 1693, oltre la preziosa decorazione di stucchi e statue, i dipinti con le copie di due tele del Bazzani, la cantoria e la piccola sagrestia.

Inoltre, dal 15 marzo al 2 aprile 2025, presso l’Edicola sarà allestita la mostra fotografica “FOTOAUTORI IN EDICOLA: La Boschina, un’isola sul fiume Po” di Guido Ballista. A cura della Delegazione FAI di Mantova, di Sottomarina e di BASC Biennale d’Arte Sociale e di Comunità, il progetto porta alla scoperta di un luogo a cui è profondamente legato chi, come l’autore, è cresciuto nei territori della bassa mantovana. Gli scatti in bianco e nero ci accompagnano tra vegetazione, edifici, acqua e scorci dell’isola restituendo un’atmosfera di pace subito riconoscibili da chi ha visitato questo angolo nascosto di mondo.
Ancora una volta, le Giornate FAI vedono il coinvolgimento degli studenti attraverso il progetto Apprendisti Ciceroni. Quest’anno prosegue la collaborazione con il Liceo Belfiore di Mantova, l’Istituto Manzoni di Suzzara e l’Istituto Carlo d’Arco-Isabella d’Este, presenti anche lo scorso anno. L’attività con le scuole è una delle pietre miliari dell’attività del FAI in generale e della nostra Delegazione in particolare, per educare i ragazzi al rispetto del nostro patrimonio.
ASOLA
Tre le aperture eccezionali, di cui una con un’anteprima riservata agli iscritti FAI sabato 22 mattina, e uno spettacolo a chiusura delle Giornate.
Villa Croce, in Strada Rosetta Mangera 14, con la sua facciata in stile barocco-veneto e l’affascinante mix di stili decorativi, che vanno dal Medioevo al Rinascimento, a testimonianza delle diverse fasi storiche e artistiche che hanno influenzato l’edificio nel corso dei secoli. Fanno parte del percorso di visita la cantina seicentesca, il teatrino rinascimentale, stanze con decorazioni liberty e la graziosa chiesetta interna: ambienti segreti che raccontano storie legate ai personaggi che qui vi abitarono. Sabato 22, dalle 10 alle 11.30 sono previste visite esclusive per i soli iscritti FAI. Nei restanti orari di apertura, le visite sono aperte a tutti.
Palazzo Beffa Negrini, in Via Garibaldi 31, la cui costruzione è attribuita a Nicolò Sebregondi, architetto di corte del Gonzaga durante il XVII secolo; all’interno, nelle grandi stanze che rispettano la centralità degli ambienti di rappresentanza della casa padronale mantovana, si trovano soffitti affrescati raffiguranti rappresentazioni diverse, perlopiù con motivi mitologici.
In passato residenza dei conti Beffa Negrini, famiglia tra le più ragguardevoli di Asola, si presenta come un palazzo settecentesco con una facciata barocca adorna, sulle finestre e sul portone di ingresso, di trofei in marmo bianco. Si compone di due piani collegati tra di loro da una scala di rappresentanza con soffitti alti che danno un forte senso di ampiezza.
Parco Terzi, Via Garibaldi 23, giardino romantico, costruito su diversi livelli, con un laghetto, un piccolo ruscello e una vegetazione variegata; sono presenti esemplari di Celtis, ippocastani e noci che, assieme agli arbusti, creano un ambiente di pace fatto di zone di ombra e luce. Di importante valore, l’imponente ghiacciaia, risalente al 1700 e rimasta in uso fino agli anni ‘60. Durante il percorso verrà raccontata la storia di Palazzo Terzi, costruito nel 1851 su progetto dell’architetto cremonese Carlo Visioli, fu dimora di Andrea Terzi, primo sindaco di Asola dal 1860 al 1880, che diventerà protagonista nelle vicende risorgimentali italiane e proprio qui ospiterà Giuseppe Garibaldi. A conclusione delle Giornate FAI, domenica 23 marzo alle 19.00, presso il Museo Civico Goffredo Bellini in via Garibaldi 7, Giacomo Cecchin reciterà il monologo “Come si diventa santi in 40 minuti. Storie per l’anno del Giubileo” da lui curato.
ORARI
Giornate FAI di Primavera 2025, sabato 22 e domenica 23 marzo
Aperture a Mantova, orario sabato 22 marzo dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso), domenica 23 marzo dalle 10 alle 18.00 (ultimo ingresso).
INFORMAZIONI SULLE APERTURE
Per Mantova: prenotazioni.mantova@faigiovani.fondoambiente.it
Per Asola: castiglionedellestiviere@gruppofai.fondoambiente.it
Per partecipare alle Giornate FAI non è prevista la prenotazione. Basta recarsi direttamente ai banchi accoglienza presso gli ingressi dei beni aperti e lì ci saranno i volontari FAI pronti ad accogliere i visitatori e a formare i gruppi. Le visite avverranno ad intervalli regolari di tempo (ogni 10/15 minuti) durante gli orari di apertura.