Gonzaga, la chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate diventa Basilica Minore

GONZAGA – Domani, domenica 11 ottobre, durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 9:30, il vescovo di Mantova monsignor Marco Busca annuncerà alla comunità gonzaghese il riconoscimento del titolo di Basilica Minore alla chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate.

Il titolo, promulgato con decreto dalla Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, esprime un particolare vincolo con la Chiesa Romana e con il Santo Padre.

“Questa circostanza” commenta il parroco di Gonzaga don Lorenzo Lorenzini “se da un lato ci riempie di gioia, dall’altro ci responsabilizza, perché la Basilica di S. Benedetto Abate diventa per noi un ricordo costante della comunione con il Papa, che il conferimento di questo titolo suppone, e un’esortazione ad intensificare la preghiera per lui. Un grazie sincero e cordiale va al nostro vescovo Marco che ha presentato la domanda alla Congregazione per il culto divino e i sacramenti e al Comitato di cittadini gonzaghesi che si è fatto promotore di questo evento”.

“Dopo il riconoscimento di Città, l’intitolazione a Basilica Minore della chiesa di San Benedetto Abate rappresenta un’ulteriore testimonianza del prestigio storico e culturale di Gonzaga e del suo territorio” commenta la sindaca Elisabetta Galeotti, che presenzierà alla cerimonia insieme alle autorità civili e militari.

I fedeli che visitano devotamente la Basilica e che recitano il Padre nostro e il Credo, alle condizioni della Confessione sacramentale, della Comunione eucaristica e della preghiera secondo l’intenzione del Santo Padre, potranno ottenere l’indulgenza plenaria nei giorni stabiliti.

Correva l’anno 1100 quando la Grancontessa Matilde sottopose la chiesa, già possesso dei Canossa, e l’adiacente monastero al controllo della Santa Sede con il governo dell’abate del Cenobio di Polirone, istituendo un priorato con numerosi monaci.

Oltre alla chiesa parrocchiale, rileva a Gonzaga anche la presenza per secoli dell’ex convento di S. Maria, fondato da Girolamo Redini dopo un evento miracoloso che aveva coinvolto il marchese Francesco II Gonzaga. Il convento fu prima affidato agli Eremiti di S. Maria in Gonzaga e poi, dal 1580 al 1780 ai Carmelitani. Dopo la soppressione, la venerata immagine della Beata Vergine dei Miracoli fu portata nella chiesa parrocchiale, riconosciuta santuario mariano.