MANTOVA – O lo ami o li odi, non esistono mezze misure. Se non li prenoti per tempo difficilmente riesci a trovarli. Fuori dal centro di Mantova spesso non sanno nemmeno cosa sono. Di che cosa parliamo? Dei caldi dolci!!!
Dolce tipico delle giornate dei Santi e dei Defunti che a “La Tur dal Sucar” continuano a preparare come da tradizione solo per una settimana all’anno.
“Quest’anno ne abbiamo preparati oltre 3mila – spiega Gianni Comparini – titolare della pasticceria di via San Longino – è una tradizione alla quale i mantovani non rinunciano e che è quasi solo della città, se si va a Porto Mantovano o San Giorgio in pochi sanno cosa sono”.
Una tradizione mantovana vecchissima, bisogna andare indietro al 1800 e c’è chi dice risalgano anche ai tempi dei Gonzaga, anche se con qualche variante di ingrediente.
“Li prepariamo da oltre 50 anni a cavallo dei giorni dei Santi e dei Defunti dal 27-28 di ottobre fino al 5-6 novembre – prosegue Comparini – poi basta, bisogna aspettare l’anno successivo. Le giornata in cui ce li chiedono maggiormente sono oggi e domani.
A richiederli sono spesso persone anziane, ma anche i giovani che li hanno sempre mangiati in questo periodo proseguono con la tradizione dei nonni. Non hanno risentito quindi del ricambio generazionale”.
Ingredienti semplici: latte, burro, pinoli, frutta candita e uvetta tutto mescolato insieme al fioretto di farina speziato e per finire una spolverata di zucchero a velo. Gusto deciso e particolare per un dolce senza mezze misure o si ama o si odia. Letteralmente.
Una regola per gustarli al meglio? Ce lo suggerisce il nome stesso: scardarli un pochino, anche solo sul termosifone, perchè è così che sprigionano tutti i loro aromi speziati, avvolgendo la casa e chi li mangia in un anteprima dell’atmosfera del Natale.














