I testi di De Agostini fanno rivivere il fascino senza tempo dell’automobilismo

MANTOVA – Storie di uomini e motori, di campioni e costruttori e storie di vita. Racconti raccolti anche dietro le quinte di quel mondo dal fascino senza tempo che è l’automobilismo.
Sono quelle che si sono potuto conoscere ieri a Palazzo D’Arco in occasione dell’incontro partecipatissimo dedicato al giornalista e scrittore mantovano Cesare De Agostini a un anno dalla sua scomparsa. “Uno scrittore prestato all’automobilismo” il titolo dell’evento organizzato dall’’Associazione italiana per la storia dell’automobile e la Scuderia Tazio Nuvolari che ha visto l’attore della Campogalliani Giovanni Rodelli interpretare magistralmente alcuni testi di De Agostini selezionati da Gianni Cancellieri e Francesco Ferrandino, quest’ultimo ieri al suo fianco ad introdurre storie e personaggi prima delle letture di Rodelli.
Un incontro dunque che è stato un bellissimo omaggio alla figura di De Agostini a quei miti del volante andati oltre la leggenda che pochi riuscirono a raccontare come fece lui che si definiva “un pilota mai stato”. E se Enzo Ferrari diceva che “non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”, Cesare è riuscito però a trasmettere fino in fondo le emozioni più vere di un mondo fatto si di campioni ma soprattutto di uomini straordinari.

Vedi il video servizio con alcuni stralci dei testi di Cesare De Agostini letti da Giovanni Rodelli