Il Ducale rilancia con Raffaello e i restauri per un 2020 ancora da protagonista

MANTOVA – Archiviata la mostra di Giulio Romano con oltre 127 mila visitatori a Palazzo Ducale nei tre mesi dell’esposizione, la reggia gonzaghesca rilancia per un 2020 ancora da protagonista. Innanzitutto con la mostra su Raffaello di cui quest’anno si celebra il cinquecentenario della morte.
Fulcro della mostra saranno gli splendidi nove arazzi con le storie dei Santi Pietro e Paolo, replica della serie della Cappella Sistina ese­guiti su cartoni di Raffaello, oggi custoditi in Palazzo Ducale. L’edizione mantovana, commissionata attorno al 1548 dal cardinale Ercole Gonzaga, è la seconda dopo quella conservata ai Musei Vaticani e vanta un ulteriore elemento di pregio: l’essere collocata in un allestimento museografico del settecento appositamente concepito dall’architetto Paolo Pozzo all’interno dell’Appartamento Verde della reggia, lungo il tradizionale percorso di Corte Vecchia. A spiegare la preziosità degli affreschi e i temi della mostra è Emanuela Daffra, direttrice ad interim di Palazzo Ducale e direttore del Polo Museale della Lombardia, affiancata dal responsabile dell’Ufficio Comunicazione della reggia Alessandro Sartori

Intervista a Emanuela Daffra, direttrice ad interim di Palazzo Ducale

Per il restauro degli arazzi è già stato fatto il bando e nei prossimi giorni verrà decisa la ditta vincitrice. Gli arazzi saranno il perno della mostra ma vi saranno poi due grandi temi che vi ruoteranno intorno. Il primo è il legame tra Raffaello e l’amico Baldassarre Castiglione, magnificamente rappresentato dal ritratto che Raffaello dipinse a Baldassarre, oggi al Louvre. Tra i prestiti che si tenterà di avere a Mantova c’è anche la preziosa lettera scritta da Raffaello e Baldassarre a Papa Leone X sul tema della protezione e conservazione del patrimonio di Roma antica. Il secondo tema sarà incentrato su Raffaello letterato, poeta e scrittore.
Intanto che si lavora alla preparazione della mostra al Ducale si pensa anche al recupero del palazzo. A dicembre sono stati chiesti e ottenuti 160 mila euro per la sistemazione di tetti, grondaie e infissi e a primavera partiranno le grandi opere di restauro

Intervista a Emanuela Daffra, direttrice ad interim di Palazzo Ducale

A proposito del nuovo direttore si è in attesa della pubblicazione da parte del Ministero dei Beni culturali del bando di selezione pubblica internazionale. Anche qualora questo dovesse accadere già nelle prossime settimane serviranno poi alcuni mesi per la scelta del futuro direttore atteso a Mantova all’incirca quindi tra fine estate e il prossimo autunno.
Nel frattempo al Ducale si continuerà a proporre l‘affiancamento tra antico e contemporaneo lanciato da Assmann. In particolare si pensa di sviluppare un progetto con il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo per un ciclo dedicato proprio alla conoscenza e sperimentazione di questa importante forma d’arte contemporanea.