CASTELLUCCHIO – Il giornalismo cambia, si trasforma, si adatta ai tempi. Ma alcune cose restano: la passione, la curiosità, il dovere di raccontare. E forse anche un po’ di nostalgia per un mestiere che, almeno per chi l’ha vissuto in altre epoche, aveva un sapore diverso.
Di tutto questo si è parlato ieri sera al teatro Soms di Castellucchio, in un incontro che ha riunito giornalisti con differenti esperienze per un confronto sul passato e il presente della professione. A moderare il dibattito, con l’equilibrio di chi sa dosare i tempi e gli interventi, è stato Fabrizio Binacchi, oggi direttore centrale di Rai Vaticana, con un passato alla guida del Tg3 Lombardia e del Tg3 Emilia-Romagna. Il risultato? Un dibattito vivace, mai banale, a tratti ironico, che ha restituito un quadro sfaccettato della professione, tra sfide attuali e ricordi di un giornalismo che fu.
Uno dei momenti più significativi della serata, allietata dagli intermezzi musicali con Francesca Pigozzi e Paolo Pisi, è stato il tributo a Rino Bulbarelli, Carlo Accorsi e Alberto Gazzoli, tre firme che hanno segnato il giornalismo mantovano e che hanno formato intere generazioni di cronisti. Molti dei giornalisti presenti hanno iniziato proprio sotto la loro guida, imparando sul campo un mestiere fatto di rigore, sacrificio e, soprattutto, tanta passione.
E così, tra un ricordo e l’altro, sono riaffiorati aneddoti e storie di redazione, quando il tempo non era un nemico e ci si poteva permettere due grandi lussi: andare sul posto e scrivere con la dovuta calma, per restituire ai lettori un racconto il più possibile completo e veritiero. Un giornalismo fatto di incontri, di inchiostro e di fatica, ben diverso da quello attuale, dove tutto è più veloce e frenetico.
Sul palco si sono alternati gli interventi di Paolo Boldrini, Monica Bottura, Paola Bulbarelli, Giovanni Telò, Stefano Lorelli, Sabrina Cavalli, Giacomo Cecchin, Gloria De Vincenzi, Davide Dalai e Luigi Cavalieri, che hanno portato la loro esperienza e la loro visione del mestiere. L’incontro ha visto anche la partecipazione di Alessandra Costante, presidente Fnsi, e Gianfranco Giuliani, presidente Casagit, che insieme ad altri cronisti di testate nazionali hanno arricchito il dibattito con uno sguardo più ampio sul giornalismo italiano.
L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di Castellucchio e che ha ricevuto il plauso del presidente della Provincia Carlo Bottani, ha saputo dunque offrire non solo uno spazio di riflessione, ma anche un momento di autentica condivisione tra colleghi di diverse generazioni. Il giornalismo affronta sfide complesse, ma la serata ha dimostrato che l’anima di questo mestiere è ancora viva. Del resto, la storia lo insegna: cambiano i mezzi, cambiano i tempi, ma il bisogno di raccontare il mondo rimane sempre lo stesso.