SUZZARA – In questi giorni, il Museo Galleria del Premio Suzzara sta cambiando volto. Le opere della collezione permanente sono state temporaneamente ricollocate nei depositi per fare spazio a una nuova e potente narrazione artistica: quella del 52° Premio Suzzara, che inaugurerà sabato 21 settembre alle ore 11.
Il tema scelto per questa edizione è profondo e attuale: “Inferno Riflesso. La guerra nello specchio dell’arte”, un percorso visivo e concettuale dedicato all’Ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e alla memoria del maestro Bruno Canova, uno dei pittori più significativi del Novecento, già partecipante al Premio e di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.
Le sei sale espositive, distribuite tra il primo e il secondo piano del museo, sono state intitolate a figure storiche che hanno segnato il Premio Suzzara: Dino Villani, Cesare Zavattini, Tebe Mignoni, Alberto Lui, Isa Gorreri e Nardino Bottazzi. Un omaggio alla memoria e alla continuità culturale.
Sono state selezionate 120 opere tra dipinti, sculture e installazioni, provenienti da artisti italiani e internazionali. A decretare i vincitori sarà una giuria di nove esperti, rappresentanti di primo piano del panorama artistico e culturale italiano, garanzia di competenza e visione critica.
La commissione è presieduta da Erika Vecchietti, conservatrice del Museo, affiancata da:
- Flavio Arensi, giornalista e critico d’arte con esperienza ventennale;
- Lorenzo Canova, storico dell’arte e figlio di Bruno Canova;
- Giovanni Marani, presidente della Fondazione Scuola Arti e Mestieri;
- Massimo Mattioli, direttore della rivista ArtsLife;
- Luca Melloni, direttore di CLP Relazioni Pubbliche;
- Roberto Pedrazzoli, docente e artista mantovano;
- Lorenzo Respi, direttore Mostre e Collezioni della Fondazione AGO Modena;
- Marina Vida, presidente dell’Associazione Amici del Premio Suzzara.
🎙️ “Il museo è uno spazio liquido, versatile, che cambia forma e aspetto – spiega Erika Vecchietti – con l’obiettivo di offrire al visitatore un’esperienza sempre nuova, istruttiva ed emozionante. Un equilibrio tra la fruizione delle opere storiche e la vocazione contemporanea del Premio Suzzara.”