Il periodo mantovano di Rubens nella mostra di Bertelli e Tamassia: oggi l’inaugurazione

MANTOVA  – Nel patrimonio dell’Archivio di Stato di Mantova è conservato un nucleo di 17 autografi che documenta il periodo mantovano del giovane Pieter Paul Rubens. La mostra “Rubens. Un libero genio alla corte dei Gonzaga”, curata dallo storico dell’arte Paolo Bertelli e dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Mantova Luisa Onesta Tamassia, con la collaborazione di Paola Artoni, allestita dal 23 settembre 2023 al 6 gennaio 2024 nella Sacrestia della Santissima Trinità in via Dottrina Cristiana 4, approfondisce la conoscenza di questi documenti, di straordinaria importanza per la comprensione dell’attività dell’artista durante la sua formazione giovanile.
Una sezione della mostra è dedicata alla committenza e alle vicende dei tre grandi teleri di Rubens, la Famiglia Gonzaga in adorazione della SS. Trinità (ora Mantova, Palazzo Ducale), il Battesimo di Cristo (ora Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten) e la Trasfigurazione sul monte Tabor (ora Nancy, Musèe des beaux-arts) che dal 1605, anno dell’inaugurazione, alla fine del ’700 ornarono l’abside della chiesa gesuitica della Santissima Trinità, ora deposito principale dell’Archivio di Stato.

In questo contesto è stata ideata un’installazione site specific grazie alla collaborazione col Liceo Artistico “Giulio Romano” di Mantova. Gli studenti, guidati dal docente Vincenzo Paonessa, hanno infatti realizzato una sorta di modello in scala dell’abside della chiesa della Santissima Trinità, evocata da una leggera struttura metallica utilizzata per esporre le riproduzioni dei tre grandi dipinti. Ad accogliere questa ricostruzione è la scarsella della sagrestia della Santissima Trinità, caratterizzata da una raffinata decorazione a stucco.
Accanto ai documenti vengono esposti dipinti e stampe, a commento e a integrazione delle carte d’archivio. In questo modo è possibile approfondire alcuni temi nodali per la storia dell’arte, quali l’acquisizione della Morte della Vergine di Caravaggio (resa possibile da Rubens, che operò per conto di Vincenzo I Gonzaga), o il mancato acquisto della prima versione della Madonna della Vallicella (oggi al Museo di Grenoble).
La mostra, che si inserisce tra gli eventi rilevanti del 2023 dedicati a Pieter Paul Rubens, che si svolgeranno a Mantova a Palazzo Te e a Palazzo Ducale e Roma alla Galleria Borghese, sarà corredata da un volume della collana “Percorsi” dell’Archivio di Stato diretta da Luisa Onesta Tamassia, che riproporrà, oltre ai saggi, alle trascrizioni e alle schede delle opere esposte, anche l’allestimento di questa ricostruzione.
Nel corso della mostra sono previste alcune conferenze di approfondimento. In particolare, grazie alla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali), sarà possibile assistere alla realizzazione di analisi non invasive sulle opere esposte, realizzate dal prof. Giulio Pojana e dal dott. Paolo Bertelli. L’indagine, che sarà aperta al pubblico, sarà sia un momento divulgativo (per permettere al grande pubblico di conoscere le tecniche all’avanguardia che verranno utilizzate), sia scientifico (con l’acquisizione di dati che potranno avere importanti risvolti relativi alla comprensione dell’opera e all’attribuzione dei dipinti).
La mostra è organizzata dall’Archivio di Stato di Mantova con il fondamentale apporto dato da importanti realtà d’impresa, quali Pontek srl, Ance Mantova, Assindustria Mantova, e dagli Amici dell’Archivio di Stato di Mantova.

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