Il premio Fior di Loto 2023 alla scrittrice e biografa Edgarda Ferri

GRAZIE – Il premio “Fior di Loto” 2023 verrà assegnato alla giornalista, scrittrice e biografa Edgarda Ferri. Di famiglia mantovana, vive e lavora a Milano. Fra le numerose biografie che ha scritto, ricordiamo i libri di successo: Maria Teresa (1994), Giovanna la pazza (1996), La Grancontessa (2002), Piero della Francesca (2007). Per Solferino editore sono usciti: Il racconto del Cortigiano. Vita e storie di Baldassarre Castiglione (2021) e la riedizione di L’ebrea errante (2022)

Il prestigioso riconoscimento, giunto alla terza edizione, verrà consegnato alla scrittrice e saggista mantovana martedì 15 agosto, alle ore 20.30, sul palco collocato nel Piazzale del Santuario di Grazie.

Le motivazioni della scelta di conferire il premio a Edgarda Ferri sono collegate, in particolare, all’impegno, alla determinazione e alla professionalità con cui lavora nel settore del giornalismo e, ancora, alle straordinarie capacità che l’hanno resa la maggiore rappresentante in Italia dell’antico e raffinato genere letterario della biografia.

Sempre il 15, alle ore 19.00, presso l’Infopoint, è in programma la presentazione del libro di Edgarda Ferri, Mozart – Il bambino di Salisburgo (edizioni Solferino) – accompagnata dal chitarrista Tommaso Consoli.

Il libro racconta la storia di un bambino come tanti: silenzioso, non bello, con grandi occhi pieni di domande. Una città fredda, Salisburgo. La casa di un maestro di musica impiegato alla corte dell’arcivescovo, Leopold Mozart. Il giorno in cui le dita del bambino incontrano i tasti di un pianoforte, tutto cambia. Questa è la storia di un talento precoce, i cui contorni appaiono talmente trascendenti da imporre a tutta la famiglia una missione: coltivarlo e alimentarlo. Ma è anche la storia di una vita travolta da quel talento, perché dal momento in cui il mondo si accorge di lui, Wolfgang Amadeus Mozart non avrà più pace. Assieme al padre, trasformatosi in severo impresario, comincia a viaggiare per le corti d’Europa – da Vienna a Parigi, da Roma a Londra – per esibirsi e per mettere a profitto il suo dono. Per farlo dovrà però rinunciare alla spensieratezza, alle amicizie, agli amori e persino alla salute, mentre per restare nell’orbita della sua vita eccezionale coloro che lo amano, come la sorella Nannerl e la madre Anna, si sacrificheranno fino ad annullarsi.

Edgarda Ferri affronta la vita di Mozart dall’originale prospettiva dell’infanzia, dal cuore del rapporto esclusivo e tossico tra lui e Leopold; scrive così, in controluce, la storia di ogni padre e di ogni figlio. Questo viaggio senza sosta sulle strade dell’Europa del Settecento è infatti anche un viaggio nel cuore di un ragazzo e di una famiglia e queste pagine generose, che restituiscono colori, sapori, odori di un’epoca di sfarzo e miserie, ci parlano di noi: nell’universalità degli entusiasmi e delle malinconie di Wolfgang bambino, nella sua tensione tra fedeltà filiale e voglia di libertà, nel suo desiderio di grandezza che è un volto dell’umanissima, eterna voglia di essere felici.

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