Intelligenza Artificiale e musica? Si, ma solo a supporto della composizione 

Da sinistra Franco Presciuttini, Comitato Levata, Gabriele Cosmi, vice direttore Campiani, Raffaele Rotondo, presidente Comitato Levata e Giordano Fermi, presidente Campiani

MANTOVA – “L’intelligenza artificiale a supporto della composizione musicale”: questo il titolo della conferenza che si terrà il 23 maggio alle 17.30 al Conservatorio Campiani.
L’iniziativa, organizzata dal Comitato di Levata,  vedrà la partecipazione di Allegra De Filippo, ingegnere informatico e docente all’università di Bologna che farà una panoramica delle tecniche di Intelligenza Artificiale nella generazione musicale con dimostrazioni pratiche e una riflessione sull’uso dell’IA nella creazione artistica. Ad introdurre l’incontro sarà il maestro Gabriele Cosmi, vice direttore del Conservatorio, interverrà anche il maestro Daniele Anselmi.

“Farò un focus sui lavori recenti, ci saranno alcune demo da mostrare per spiegare come si usano i tools allo stato dell’arte – spiega la relatrice Allegra De Filippo – infine farò una riflessione generale su diversi ambiti artistici per spiegare come l’IA possa essere usata come assistente per la co-creazione in sinergia con gli esseri umani esperti”.

“In questo incontro parliamo di musica, ma non di musica artificiale – precisa Franco Presciuttini, Comitato di Levata – ma di come l’intelligenza artificiale può assistere la musica, il compositore rimane quindi il soggetto che compone la musica, ma utilizza del campioni combinati dall’Intelligenza Artificiale. La selezione, la scelta, è sempre dell’uomo, questo è un supporto alla fase creativa. Al momento parliamo di musica popolare, ma non è escluso che si arrivi anche a quella classica”.

“L’intelligenza artificiale è una cosa che secondo come viene combinata può superare l’uomo – commenta Giordano Fermi, presidente del Conservatorio Campiani – più rischio o opportunità? Dipende dagli ambiti e da come viene applicata e utilizzata. Diventerà fondamentale stabilire i limiti e i controlli”.

E se per il momento l’IA non ha ancora preso piede, al Campiani ci sono già dei percorsi che guardano al futuro e alla musica elettronica.
“In Conservatorio abbiamo due percorsi che trattano la musica elettronica – spiega Gabriele Cosmi, vice direttore del Campiani – quello più attinente all’IA è sicuramente quello di composizione elettro acustica in cui gli studenti sono chiamati a studiare l’informatica con tutte le tecniche algoritmiche volte alla produzione o elaborazione del suono, ma anche a sviluppare un pensiero creativo a partire da questo impatto tecnico scientifico ed è un po la sfida dei nostri giorni. C’è anche un percorso molto più tecnico, di realizzatori informatici, che si occuperanno dell’aspetto assistenziale, dal punto di vista tecnologico alle menti creative”.

L’ingresso è libero. Info su http://www-conservatoriomantova.com

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