La comunità diventa protagonista a Castiglione con il convegno di Fiordaliso

CASTIGLIONE –  La comunità come stella polare di riferimento per dare vita e promuovere quotidianamente inclusione e servizi concreti per le persone e in sinergia con loro. È questo il filone tematico che ha abbracciato l’intero programma del convegno “Diverse abilità per una sola comunità” tenutosi sabato 23 settembre nell’aula magna della fondazione “Casa del Giovane Don Mario Bottoglia” a Castiglione delle Stiviere. Un tema fortemente sentito e messo in rilievo dalla cooperativa sociale onlus Fiordaliso che ha organizzato l’intero evento coinvolgendo istituzioni, caregiver familiari, esperti e operatori dell’ambito, il tutto all’insegna del confronto schietto con il pubblico che si è dimostrato molto partecipe. Al termine della mattinata è infatti stata realizzata un’attività a gruppi che ha permesso ai presenti in sala di mettere per iscritto riflessioni, commenti e domande poi letti in condivisione.
“La storia di Fiordaliso, iniziata oltre 35 anni fa, parte proprio dalla comunità con cui ha costruito un rapporto di rete e continuo dialogo alla ricerca costante della qualità nel concretizzare servizi e risposte” ha sottolineato in apertura Luca Cimarosti, presidente della cooperativa e ideatore dell’evento. Il sindaco di Castiglione Enrico Volpi ha evidenziato che “è la comunità che ha bisogno di Fiordaliso con cui continueremo a collaborare sempre più”. Ha poi aggiunto un inciso sull’importanza dei percorsi d’inclusione attivati per le persone con disabilità più gravi, compreso l’aspetto della formazione. A ribadire l’importanza delle parole chiave dell’evento, ossia innovazione, comunità, unicità e persone, sono stati il vicesindaco e deputato Andrea Dara e l’assessore alla cultura Massimo Lucchetti. In occasione del convegno sono stati proiettati i saluti della ministra per le disabilità Alessandra Locatelli e dell’assessora regionale Elena Lucchini.
Attenzione alta da parte del pubblico nei confronti degli interventi di relatrici e relatori. Il primo intervento è stato realizzato da Cristina Bertazzoni, formatrice pedagogica e docente nelle università di Verona e di Brescia, focalizzato sul tema “Fare Comunità: una sfida per il futuro di tutti e di ciascuno”. “Fare comunità significa anche e soprattutto mettere insieme competenze umane e relazionali per favorire inclusione e felicità civica costruendo scenari di futuro insieme”, ha sottolineato, ribadendo inoltre che autoreferenzialità e burocrazia rappresentano ostacoli quotidiani a questo intento e che dobbiamo impegnarci a rimuovere.
A seguire l’intervento di Riccardo Mariani, esperto e consulente per progetti di sviluppo di comunità della rete Metodi, il quale ha parlato di “Welfare di comunità e disabilità: co-programmare e co-progettare luoghi di vita”. “La coprogrammazione e la coprogettazione consentono di scardinare lo scollamento tra teoria e azione e d’intraprendere una strada innovativa, che va oltre l’assistenzialismo – ha affermato – Così la solidarietà diventa strategica e la partecipazione stessa può essere definita “curativa” nel senso ampio del termine e non medicalizzante”.
“La valorizzazione dei caregiver familiari nei servizi di comunità” è stato il tema curato da Sara Bellingeri, diversity e disability manager e divulgatrice sul tema inclusione. “Spesso i caregiver devono affrontare barriere culturali e sovraccarichi che minano la loro salute”, ha specificato. “Per garantire un rapporto reciprocamente nutriente tra servizi e caregiver è fondamentale attivare interventi professionali di formazione e di rilevazione accurata dei bisogni, ricordando che l’inclusione è un processo da costruire insieme e di cui i caregiver familiari sono coprotagonisti”.
A seguito di ogni intervento è stato fatto un inciso da parte di Maria Gloria Gandellini, direttrice del distretto alto mantovano, Monica Ploia, presidente Federsolidarietà Mantova, e dello stesso Luca Cimarosti, i quali hanno evidenziato come l’attenzione al lavoro di rete, alla coprogettazione e alla valorizzazione dei caregiver familiari rappresentino dei capisaldi del fare comunità.
Il convegno è stato patrocinato dal Comune di Castiglione delle Stiviere e dal Consiglio regionale di Regione Lombardia e sostenuto da Confcooperative Mantova, fondazione “Casa del Giovane”, associazione “Cose dell’altro mondo”, Sol.Co. Mantova Famiglie e associazione “Siamo in rete”.

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