La storia dei due lupetti restituiti al bosco affascina piccoli e grandi alla Casa del Mantegna

MANTOVA La fila alla biglietteria fa capire che siamo di fronte a uno degli eventi più attesi organizzati dal Festivaletteratura alla Casa del Mantegna, che anche quest’anno si trasforma per cinque giorni nella casa dei bambini, o meglio in un mondo sospeso tra realtà, storie, racconti e leggende in cui i bambini si immergono con la fantasia tipica della loro anni ma che per fortuna talvolta non ha età.
Una platea gremita per l’incontro “Uomini e Lupi”, una storia vera, sapientemente romanzata da Giuseppe Festa, l’autore del libro “I figli del bosco” che parla del Centro Monte Adone sull’Appennino Bolognese che opera da trent’anni per prestare soccorso e cura a esemplari di fauna selvatica trovati feriti o in difficoltà. Gli animali solitamente vengono rimessi in libertà appena ristabiliti, ma non sempre è possibile: i lupi in particolare, se non apprendono da piccoli il codice del branco, difficilmente riescono a reintegrarsi con i propri simili.
Ma quando due cuccioli di lupo vengono portarti al centro, il desiderio dei volontari è quello di restituirli al più presto al bosco.
Giuseppe Festa ha seguito per quindici mesi l’avventura di questi ragazzi tra delusioni e speranze, fino all’insperato risultato finale.
E i bambini hanno seguito il suo racconto affascinati da quel mondo fantastico di cui stava parlando. Qualcuno un lupetto se l’era già procurato, ma anche i tanti adulti non hanno perso una parole di questa straordinaria vicenda

 

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