L’evento musicale dell’Uici per celebrare i 200 anni del Braille emoziona Mantova

MANTOVA – Un evento straordinario si è svolto ieri pomeriggio presso il Conservatorio Lucio Campiani di Mantova in occasione della Giornata Nazionale del Braille, celebrata ogni anno il 21 febbraio. L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Mantova, guidata dalla presidente Mirella Gavioli, ha voluto rendere omaggio ai 200 anni di questo sistema di letto-scrittura con un’iniziativa che ha valorizzato il talento e le capacità delle persone con disabilità visiva, in particolare dei più giovani. Di supporto ai ragazzi la tiflopedagogista Francesca Pagani, una figura importante per l’insegnamento del Braille.

Cuore dell’evento è stato il concerto del Maestro Sergio Mancini, pianista non vedente che ha costruito la sua carriera proprio grazie al sistema Braille. Le sue esecuzioni di musiche contemporanee e colonne sonore hanno emozionato il pubblico, che lo ha omaggiato con lunghi applausi. Per i suoi oltre sessant’anni di carriera, Mancini ha ricevuto il “Gioiello che Brailla”, un portachiavi in argento realizzato dalla Gioielleria Tosoni, impreziosito dalle sue iniziali incise sia in Braille che in codice grafico, un riconoscimento simbolico della forza e del valore di questo sistema di scrittura.

L’evento ha visto anche la partecipazione di giovani con disabilità visiva, che hanno dimostrato le loro capacità sorprendendo il pubblico. Angelo Magaldi, tredicenne, ha letto un suo testo intitolato Il mondo tra le dita utilizzando una barra Braille collegata al computer, mentre Alessandro Ravelli, quindicenne, ha proposto un brano tratto dalla rivista Mini Mondo sulla storia di Mantova, leggendo direttamente da una stampa in Braille. La musica è stata protagonista anche grazie a Michele Favro, che si è esibito al pianoforte, e ad Aurora Niutta, sedicenne, che ha unito il suono del pianoforte alla sua voce, interpretando Io sì di Laura Pausini e Mi sei scoppiato dentro al cuore di Mina.

A tutti i protagonisti è stata donata una cornice portafoto realizzata dal laboratorio creativo dell’UICI, contenente la celebre frase incisa sulla tomba di Louis Braille, “E fu la luce”, a testimonianza del ruolo fondamentale che questo sistema ha avuto nella vita delle persone cieche nel mondo. La presidente Mirella Gavioli ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa, sottolineando come, a distanza di cinque anni dall’ultima edizione, la Giornata Nazionale del Braille abbia ancora una volta emozionato e coinvolto il pubblico, rafforzando la consapevolezza che “anche le persone con disabilità visiva contribuiscono alla cultura con la straordinarietà della normalità”.

Un plauso per l’ottima riuscita della manifestazione è giunto anche dal Comune di Mantova, presente con l’assessore al Welfare Andrea Caprini, che ha speso parole di elogio per l’impegno della Uici mantovana.

 

COS’E’ IL BRAILLE
Il codice di letto-scrittura inventato dal francese Louis Braille nel 1825, già da 200 anni, ha letteralmente “donato la luce della conoscenza” universale alle persone che, dalla nascita o durante il loro percorso di vita, sono private della vista ma non del desiderio e del bisogno di apprendere attraverso la magia di puntini che scorrono sotto le dita.
Un codice universale che, pur rimanendo inalterato, nel corso del tempo, si è saputo adattare al grande sviluppo tecnologico, mediante dispositivi sempre più piccoli ed evoluti, come ad esempio i display braille che consentono la lettura di testi in digitale, o le piccole barre Braille che si possono collegare anche agli smartphone di ultima generazione.

La sezione Uici di Mantova è costantemente impegnata nella promozione e nella formazione all’uso del Braille fin dalla scuola primaria a favore dei propri assistiti, dei docenti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione in sinergia con i tiflologi, gli assistenti alla comunicazione e ai tifloinformatici della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e delle cooperative educative del territorio.