Libro su Ramelli capovolto in una libreria di Mantova, FdI: “Gesto vergognoso”

MANTOVA – “Nel 50esimo anniversario della barbara aggressione che causò la morte di Sergio Ramelli, ci ritroviamo di fronte ad azioni di questo genere, purtroppo anche nel nostro territorio mantovano. In una nota libreria del centro storico di Mantova è stata insultata la memoria di un ragazzo, assassinato per la sola colpa di avere espresso le sue idee in un tema scolastico. Chi ha capovolto il libro in cui si racconta la sua storia, conferma come anche nel nostro territorio non manchino rappresentanti di una certa sinistra retrograda e codarda. Tutto ciò è vergognoso. Azioni del genere si commentano da sole. Chiediamo anche a chi politicamente è distante da noi di condannare questo gesto perché nel 2025 non abbiamo certo bisogno di tornare ai consigli di qualche cattivo maestro”.
Così recita la nota firmata dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Carlo Maccari, unitamente ai vertici mantovani Paola Mancini, Alessandro Beduschi e Paola Bulbarelli, in rappresentanza del direttivo provinciale del partito, e Leonardo Minelli, coordinatore di Gioventù Nazionale Mantova, movimento giovanile meloniano, commentando quanto successo in queste ore all’interno di una libreria del capoluogo. “Anche in risposta a questi vili attacchi, nelle prossime settimane Fratelli d’Italia presenterà il libro “Uccidere un fascista”, di Giuseppe Culicchia, sul territorio mantovano” continua la nota.
Mantova non è la prima città in cui il libro su Sergio Ramelli viene capovolto, così come era accaduto nel 2021, con il libro su Giorgia Meloni, chiari riferimenti ai fatti di Piazzale Loreto.