“Mamma Carissima”: dal 4 al 7 novembre a Moglia mostra dedicata alle lettere dal fronte libico

MOGLIA – Giovedì 4 novembre alle ore 20,30 presso il Museo delle Bonifiche di Moglia, alla presenza del sindaco, Simona Maretti, avverrà l’inaugurazione della mostra, “Mamma Carissima..”, con conferenza e lettura in video da parte dell’attore Roberto Guaiumi, di una selezione di queste lettere scritte dal bersagliere Ermes Solera alla madre, dal fronte libico, durante la Seconda Guerra Mondiale.  L’esposizione storica resterà aperta tutti i giorni dalla 17 alle 19. Domenica 7 Novembre apertura straordinaria alle ore 9,30 e, alle 11,30, prima dell’inizio del corteo celebrativo verso il monumento ai caduti di Moglia,  ci sarà la visita delle autorità militari e religiose.

Per celebrare il 4 Novembre 2021, giornata dell’Unità Nazionale e festa delle Forze Armate, viene proposta dal fotografo Gianni Bellesia, con il contributo del Comune di Moglia, dell’Associazione Combattenti e Reduci, sezione di Bondanello, prof. Margherita Varini, assessore Damiano Nigro, una mostra dedicata ad un giovane soldato mantovano, di Bazza di Gazzo Bigarello, Ermes Solera. Fotografie, oggetti,  ma soprattutto lettere da lui scritte, tra il 1940 ed il 1942,  dal fronte libico, ai famigliari ed in particolare, alla madre ed al padre. La mostra non affronta il problema politico e militare di quel periodo storico, eccetto una breve introduzione della professoressa Margherita Varini, presidente della sezione di Bondanello della Associazione Combattenti e Reduci, ma racconterà le ansie e i desideri di un giovane come tanti, che cercava, tra l’altro, di rassicurare la madre, che comunque tutto sarebbe andato bene e sarebbe ritornato a casa sano e salvo e, soprattutto, vittorioso. Anche se così non fu. L’epilogo di quella guerra fu molto diverso, anche lo stesso protagonista di queste lettere, finì tragicamente ucciso  durante una incursione degli aerei inglesi in Libia, e là fu sepolto.  Proprio la madre di questo giovane soldato, nell’immediato dopoguerra, si impegnò anima e corpo, affinché i resti di suo figlio e di altri soldati, sepolti in Libia, fossero riportati a casa, fatto che avvenne, agli inizi degli anni Sessanta, per essere poi tumulati nel cimitero monumentale degli Angeli a Mantova, in un sacrario dedicato ai militari mantovani deceduti nei vari conflitti. Alla morte di questa madre tutto questo materiale riguardante il figlio, venne dato in eredità ad una nipote, Franca Avosani, che ora l’ha donato affinché possa essere lasciato come documento storico ai posteri. Proprio quest’anno tra l’altro, ricorre anche l’anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto, all’Altare della Patria, a Roma. Il Milite Ignoto è il simbolo del soldato italiano e di  tutte le madri che persero i loro figli in guerra. Oggi più che mai, quella bara che attraversò l’Italia, è simbolo di unificazione del Paese.  Dopo Moglia, la mostra verrà ospitata anche in altre città, e presso l’Associazione “Postumia” di Gazoldo Degli Ippoliti.  Al termine, tutto questo materiale storico verrà donato al Museo dei Diari di Pieve Santo Stefano in provincia di Arezzo.