MantovaFilmFest 2025 al via: quasi sold out l’anteprima con “All that’s left of you”

MANTOVA – Quasi tutto esaurito questa sera all’Arena Mignon per l’anteprima di pre-apertura “All that’s left of you” di Cherien Dabis in versione originale sottotitolata che ha dato il via ufficialmente al MantovaFilmFest 2025, festival dedicato al cinema italiano e non solo.
Presentato in anteprima mondiale al Sundance, il  film è una toccante epopea familiare che racconta la storia di resistenza di una famiglia palestinese nel corso di ottant’anni e tre generazioni, a partire dalle invasioni dell’esercito israeliano del 1948 fino ai giorni nostri. Urgente e tragicamente attuale, l’opera della regista palestinese-americana ha ispirazioni autobiografiche (il padre della regista è un rifugiato palestinese negli Stati Uniti) e tratta con toccante empatia una vicenda dolorosa eppure venata di speranza.

Con domani partono tutti appuntamenti del festival che vede 4 sezioni, 8 opere prime, 5 documentari e la retrospettiva dedicata alle opere di Valerio Zurlini.

IL PROGRAMMA DI DOMANI, MERCOLEDI’ 20 AGOSTO 

La proiezione che inaugura la diciottesima edizione del MantovaFilmFest è il film-testamento di Valerio Zurlini, cineasta tanto fondamentale quanto poco celebrato tra quelli della sua generazione. A lui è dedicata la Retrospettiva di questa edizione, alle soglie del centesimo anniversario della nascita. Nella sala interna del Mignon alle ore 16.00 è in programma “Il deserto dei Tartari” (1976), capolavoro tratto dal grande romanzo di Dino Buzzati, con Vittorio Gassman, Jacques Perrin, Max Von Sydow.

A seguire, alle 18.30, spazio ai primi ospiti e al primo evento speciale. Una masterclass dedicata al cinema documentario, dal titolo Documentare il reale con protagonisti i gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, registi torinesi che hanno recentemente firmato l’unico titolo italiano in concorso all’ultimo Festival di Berlino, Canone effimero, che incontreranno il pubblico in una conversazione sul loro percorso artistico, le influenze e le suggestioni che ne guidano lo sguardo, le loro modalità di approccio al reale per raccontarlo attraverso le immagini. Una preziosa occasione per incontrare due voci importanti del nostro cinema.

È proprio “Canone effimero” dei fratelli De Serio il film che apre la sezione Filmdoc: si tratta di un’indagine per immagini attraverso le culture e le tradizioni etnomusicali del nostro paese, un viaggio “on the road” alla scoperta di tecniche e strumenti con cui si tramanda la cultura popolare di tante comunità su e giù per la penisola. Un percorso suggestivo, dove suono e immagine si intrecciano inesorabilmente per stimolare riflessioni sulla natura stessa delle culture dei popoli.

La sera del Mignon è dedicata al “Concorso opere prime”, con i primi due titoli in programma che competono per il Lauro di Virgilio, assegnato dal pubblico. Alle 20.45 in arena arriva “Il complottista” di Valerio Ferrara, per una proiezione alla presenza del regista, che sarà ospite del festival per presentare al pubblico la sua pellicola. Si tratta di una commedia dai tratti grotteschi e affilati, che narra la storia di un barbiere romano convinto che i lampioni del suo quartiere trasmettano dei messaggi segreti e cerca proseliti per andare in fondo a questo mistero. Alle 22.30, sempre in arena estiva, è il turno del secondo film in concorso: “Quasi a casa” di Carolina Pavone. Un delicato romanzo di formazione al femminile dove la giovane protagonista Caterina decide di dare un senso alla sua estate mettendosi alla ricerca dell’affermata cantante Mia, in vacanza a pochi chilometri di distanza.

Chiude il programma del primo giorno di MantovaFilmFest 2025 il primo film della sezione non competitiva dedicata alle Opere prime internazionali, che quest’anno si svolge nella elegante location del chiostro del Museo Diocesano in piazza Virgiliana. Una splendida e suggestiva cornice dove, nell’arena allestita per l’occasione, le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano e diffusione dell’audio in cuffia. Il primo film della sezione è “Shayda”, di nazionalità australiana, che porta sullo schermo la dolorosa ma determinata emancipazione di una madre iraniana e della figlia di sei anni, costrette a fuggire e trovare rifugio in una casa di accoglienza per donne vittime di violenza.

Per informazioni e programma dettagliato: http://www.mantovafilmfest.com; infotel. 334 8179533 (attivo dalle 10 alle 20).