SUZZARA – Un secolo fa anni fa nasceva, a Cervignano del Friuli (Udine), il grande pittore e intellettuale Giuseppe Zigaina che mercoledì 18 dicembre al Cinema Teatro Politeama di Suzzara verrà ricordato con Vanja Strukelij, storica dell’arte e grande conoscitrice dell’opera del Maestro friulano, in un incontro che vuole portare l’arte fuori dai luoghi della sua consueta fruizione.
Per l’occasione, infatti, verrà ripresa una abitudine tipica del Premio, quella di collocare le opere d’arte fuori dal Museo. Saranno esposti due capolavori di Giuseppe Zigaina al Politeama. Si tratta di “Bracciante (Erba ai conigli)”, che al 3° Premio Suzzara nel 1950 valse al pittore una barca a remi, e “Operai che escono dalla fabbrica”, che nel’11esima edizione nel 1956 fu “scambiato” con una forma di formaggio grana, una cassetta di Cinzano, una parure di penna e matita, mille mattoni e la cifra di 30.000 lire.
Artista complesso e affascinante, Giuseppe Zigaina occupa un posto significativo nell’arte italiana del secondo Novecento.
Attento osservatore della realtà sociale e politica del suo tempo, ha saputo riflettere, nelle sue opere, le tensioni e le contraddizioni dell’Italia del dopoguerra, affrontando temi come la guerra, il lavoro, le lotte sociali, la condizione umana. La sua arte è permeata da un forte impegno civile e morale, di denuncia contro le ingiustizie sociali, la violenza della guerra e la sofferenza umana; testimonianza di questo impegno, il profondo rapporto di amicizia e collaborazione con Pier Paolo Pasolini, che Zigaina ritrasse più volte e a cui dedicò, tra gli altri, il saggio “Pasolini e la morte. Un giallo puramente intellettuale” (Marsilio 2005), contribuendo a mantenere viva la sua memoria.
All’evento partecipano la storica dell’arte Vanja Strukelj, co-curatrice, insieme a Francesca Agostinelli, del progetto “Zigaina 100/ Anatomia di una immagine”, una rassegna di eventi e mostre in occasione del centenario dalla nascita di Giuseppe Zigaina. L’evento vuol essere l’anteprima di un progetto più ampio, “PremiOUT”, volto ad avvicinare l’arte alla comunità suzzarese, abbattendo le barriere che spesso ne ostacolano la fruizione.