Nella casa dei canonici di S. Barbara resti di mosaici romani e di un battistero medievale. A ottobre apertura al pubblico

MANTOVA – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio previste i prossimi 23 e 24 settembre la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi ha in programma una serie di iniziative volte a valorizzare monumenti e aree archeologiche insistenti nel territorio di competenza.

A presentare il programma il Sopraintendente di Mantova, Cremona e Lodi, Gabriele Barucca che ha voluto ricordare l’importanza di queste giornate: “In giro per l’Italia ci sono un sacco di monumenti bellissimi, molti dei quali versano in pessime condizioni, dando un segno di inciviltà. Ma Questi monumenti sono la nostra storia e rappresentano la nostra identità. L’auspicio, dunque è che l’apertura di questi spazi possano favorire e incrementare la curiosità nelle persone di scoprire sempre nuove bellezze, ma anche di valorizzarle”

Per quanto riguarda la provincia mantovana due gli appuntamenti. Il primo a Marmirolo questo weekend, il 23 e 24 settembre con  la visita della Palazzina di caccia di Bosco Fontana, commissionata alla fine del XVI secolo dal duca Vincenzo I Gonzaga all’architetto cremonese Giuseppe Dattaro come luogo di svago e rappresentanza. Alle ore 17.15 è prevista la partenza dell’ultimo gruppo. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune e il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, consentirà, dopo anni, di visitare gli interni di questo complesso e di avere informazioni sul perduto eremo camaldolese di cui è possibile vedere ancora alcuni ruderi nell’area prativa antistante la palazzina per la quale sono stati richiesti circa 250.000 euro per una serie d’interventi.

Gli appuntamenti proseguiranno poi ad ottobre in collaborazione con la Diocesi di Mantova Il 1° e il 14 ottobre, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, è prevista una visita straordinaria all’area archeologica di via Rubens a Mantova.  Si tratta della prima apertura al pubblico dell’area scoperta in occasione della riqualificazione della casa dei canonici di Santa Barbara.  In un garage sotteraneo sono stati trovati  dei resti di due mosaici di epoca romana, di cui uno raffigurante delle foglie di vite. Poco lontano invece si trovano i resti di un edifico ottagonale a doppio guscio che richiamano a alla struttura dei battisteri medievali. Gli studi hanno portato a confrontare questi resti con altri ritrovati a Cremona, Roma e Piacenza, con la stessa forma e le stesse dimensioni. In età longobarda venne sepolto un bambino di 4-5 anni che aveva anche un ricco corredo con una moneta bizantina in oro di Costanzo II e una cintura in oro.

 

 

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