Oltre 300 autori al Festivaletteratura 2023 che legge e racconta il nostro tempo. Ecco l’elenco completo

MANTOVA – Trovare le parole è la sfida che attraversa la ventisettesima edizione
di Festivaletteratura che si terrà a Mantova da mercoledì 6 a domenica 10 settembre, e che
arriva in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto ci succede intorno sembra sempre più arduo e ingannevole.
Mettere insieme le parole, provare a ricucirne il senso, misurarne la “tenuta” e farne dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo, nell’aprire sempre nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio più o meno ardite tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere – attraverso la letteratura – una realtà che parla e ci sembra non dire.
Questa ricerca nell’edizione 2023 prende la forma di un possibile rovesciamento dei canoni
sotto la spinta di generi, cittadinanze e appartenenze che si vanno ridefinendo; di un’inedita alleanza con le arti, per dare più forza ed evidenza alle parole e riportarle in piazza; di una partita da riaprire con la letteratura e la storia del nostro recente passato; di istanze sociali che premono per rientrare nel discorso collettivo; di modalità più intense e raccolte di confronto tra autori e lettori; di ragazze e ragazzi che per primi sentono l’urgenza di ritrovarsi nelle parole e al Festival arrivano desiderosi di interrogarle, ridiscuterne il significato, aprirle alla propria esperienza.
Spingersi in questa direzione porta Festivaletteratura anche a uscire dai suoi luoghi più “tradizionali” muovendosi dentro e fuori la città e insieme a lavorare sui tempi lunghi con centri di studio, musei e altre realtà per far sì che le parole restino e continuino a raccontare.

Il racconto dei subcontinenti

Dall’India alle Americhe, dalle molte anime dell’Europa al Mediterraneo, il ricco panorama internazionale del Festival è un crocevia di presenze ormai emancipato da canoni letterari nazionali ed etichette della letteratura postcoloniale: prestiti, rimandi, citazioni e derivazioni rendono oggi ogni opera letteraria patrimonio comune. In una vasta proposta di narrativa che guarda a diversi contesti geografici, l’attenzione si rivolge soprattutto a scrittrici e scrittori del subcontinente indiano, capaci di raccontarne le molteplici e spesso tragiche contraddizioni, come lo srilankese Shehan Karunatilaka, vincitore del Man Booker Prize 2022, l’astro nascente del noir indiano Deepti Kapoor o Pankaj Mishra, tra i più brillanti saggisti e giornalisti indiani dei nostri giorni.
In un momento in cui è fondamentale ritrovare nella letteratura una risposta alla brutalità cieca della guerra, delle barriere e dei regimi autoritari, torna a Mantova il Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk; largo spazio viene dato alle memorie della diaspora balcanica e albanese, che trova voce nel dialogo tra la scrittrice croata Ivana Bodrožić e Lella Costa o nell’incontro tra Gazmend Kapllani ed Elvira Mujčić..

(Auto)narrazioni

Tra romanzi, autobiografie e memoir, la letteratura più recente sembra sempre più segnata
dall’affermazione dell’autofiction, ovvero di quelle forme di narrazione in cui l’autore si pone
come protagonista, instaurando una particolare interrelazione tra verità e finzione, deformazione del ricordo e proiezione del sé. A parlarne al Festival sono Paolo Giordano e Walter Siti, Emanuele Trevi e Francesco Piccolo, Marco Drago in dialogo con Marta Cai, nonché numerosi degli ospiti stranieri presenti in una serie di incontri che, tra ricordi familiari, amori e ossessioni adolescenziali, osservazione del quotidiano, disillusioni dell’età adulta e straordinarie colonne sonore, racconta l’insopprimibile tentativo di riappropriarsi della propria vita attraverso la parola, ma soprattutto tenta di guardare al presente e al recente passato con maggiore autenticità e nitidezza.

Calvino in gioco

Nel centenario della nascita di Italo Calvino non potevano mancare appuntamenti dedicati a uno dei più grandi scrittori del Novecento. Da Se una notte d’inverno un viaggiatore – il romanzo di Calvino che più di ogni altro gioca con i meccanismi della creazione narrativa e l‘esperienza della lettura – nasce Ludmilla, l’escape room ideata e sviluppata dal collettivo di game designer We Are Muësli e aperta al pubblico già dal weekend antecedente a quello d’inizio ufficiale del Festival. Un’attigua “sala di atterraggio” – realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali – dopo l’esperienza di gioco consente di (ri)avvicinarsi all’autore grazie a una selezione di libri, documenti,recensioni, interviste video. Non mancano incontri con scrittori e studiosi comeGreta Gribaudo, Marco Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa per proporre alcune chiavi di lettura per ripercorrere i romanzi, i racconti e gli scritti critici di Calvino.

L’odissea romantica

Amati, citati, travisati, mitizzati: sono i letterati tedeschi che segnarono il passaggio dallo Sturm und Drang al Romanticismo, attraversando con audacia e giovanile ardore la transizione dal secolo dei Lumi all’età Napoleonica, e incidendo in maniera decisiva sull’estetica europea. Con gli eventi di l’odissea romantica, il Festival racconta l’identità intellettuale di nomi ormai scolpiti nella storia della letteratura e della filosofia – Goethe, Schiller, Hölderlin, Fichte, Schelling, Novalis, Schlegel – partendo dalla pubblicazione del carteggio integrale tra Johann Wolfgang
Goethe e Friedrich Schiller curato dai germanisti Maurizio Pirro e Luca Zenobi, ospiti di un incontro; per proseguire lungo un itinerario che riporta alla luce la straordinaria vitalità di una poetica dalle molte anime attraverso la performance sonora per voce, laptop e dischi curata dalla cantante e musicista NicoNote tra le quinte del Teatro Bibiena, e il suggestivo itinerario serale nei giardini di Palazzo d’Arco con lo scrittore Alberto Rollo e l’attore Giovanni Franzoni.

Percorsi poetici

È una poesia che sfida, contesta i pregiudizi, grida contro la violenza, si interroga sulla letteratura, gareggia con l’arte visiva, si mette in gioco quella che attraversa questa edizione di Festivaletteratura. Ospite di punta è la poetessa di origine somala Warsan Shire, tra le voci più originali dei black british poets, che racconta di esilio e terre perdute, mentre gli altri incontri previsti in programma si interrogano sul rapporto tra creazione e studio, sulla produzione poetica italiana degli ultimi cinquant’anni, su quelle zone dell’immaginario poetico che confinano con la favola, il folklore, il soprannaturale. E se con il progetto Ekphrasis si fanno gareggiare la forza descrittiva della parola e quella dell’immagine pittorica, poeti di pagina e di palco si affrontano in Page vs Stage in una sfida all’ultimo verso. Non mancano appuntamenti dedicati ai più piccoli, tra cui i workshop
di Junior Poetry Mag, prima rivista di poesia per ragazzi.

In dialogo con la letteratura

I classici, opere o autori che si illuminano ogni qual volta un lettore li riscopre come parte di sé, caratterizzano il Festival sin dalla sua genesi: anche in questa edizione, accanto all’ampio focus dedicato a Calvino, al romanticismo tedesco e alle scrittrici italiane del Novecento, sono numerosi gli incontri che leggono e rileggono storie di scrittura tra pièce memorabili e trame ingiustamente cadute nell’oblio, con una particolare attenzione alla letteratura tra Otto e Novecento.
Il teatro è uno dei luoghi privilegiati di questa esplorazione, dallo spettacolo di Roberto Abbiati dedicato a Franz Kafka al monologo Erodias che rivela il talento drammaturgico di Giovanni Testori, fino alla grand soirée con Luca Scarlini e i lettori della Compagnia della lettura incentrata sul Dizionario infernale di Jacques Albin Simon Collin de Plancy.
Con l’apporto degli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, prosegue la
riscoperta di Atti unici del ‘900 italiano, dedicati quest’anno a Ettore Petrolini, Natalia
Ginzburg, Giorgio Manganelli, Carlo Emilio Gadda, Ida Omboni e Paolo Poli.

Strade gialle
Negli appuntamenti sul giallo dell’edizione 2023, il Festival dedica una particolare attenzione al rapporto quasi congenito tra questo genere e i media. In questo contesto, tra i tanti incontri, non potevano mancare due giganti del racconto mediatico delle pagine più buie e controverse della cronaca nera del nostro Paese: Carlo Lucarelli, voce e volto per oltre un decennio, del programma di culto Blu Notte, e il giornalista Stefano Nazzi, che con il popolarissimo podcast Indagini ha raccontato delitti entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo. Sul fronte internazionale spiccano gli incontri con la giovane autrice indiana Deepti Kapoor e con un giallista di razza come l’inglese Anthony Horowitz; mentre un amichevole duetto a tinte noir è quello offerto da Giancarlo De Cataldo e Alessandro Robecchi.

Nei corpi/sui corpi
È la letteratura, spesso, il mezzo che dà forma al vissuto del corpo: un corpo desiderante e desiderato, a volte sentito estraneo, spesso oltraggiato, mercificato, fatto oggetto di discriminazione; un corpo comunque fragile, che ci avvicina all’esperienza della fine.
Quest’anno il Festival si addentra nei territori di confine tra la vita e la morte, chiamando in causa– insieme alla narrativa – la filosofia, la religione, la scienza e la psicologia. Tre incontri legati al progetto del Festival Staccando l’ombra da terra – inaugurato lo scorso febbraio con un corso di lettura e scrittura e un ciclo di film dedicati al fine vita – vedono protagonisti lo psichiatra Paolo Milone, la poetessa Elia Malagò, la pastora della Chiesa Valdese di Mantova Ilenya Goss e la monaca buddhista Anna Maria Iten Shinnyo Marradi, la scrittrice Cristina Rivera Garza, che, come Antje Rávik Strubel, affronta il tema dalla prospettiva della violenza di genere.

Il posto delle donne

Aspettando il giorno in cui parlare di letteratura e arti “al femminile” sarà insensato quanto
definire certi romanzi capisaldi della letteratura “al maschile”, il Festival torna su una parte importante della nostra recente storia letteraria rimasta ai margini del canone ufficiale proprio perché opera di donne. In continuità con l’edizione del 2022 che aveva reso omaggio alla figura di Maria Bellonci, quest’anno il Festival con Olga Campofreda e Francesca Massarenti entra nelle stanze di alcune eccezionali autrici del Novecento italiano da poco oggetto di nuove attenzioni editoriali: Alba de Céspedes (1911-1997), Dolores Prato (1892-1983), la romanziera napoletana  Fabrizia Ramondino (1936-2008) e la geniale e cosmopolita Fausta Cialente (1898-1994).

Spazio sociale
Attraverso un percorso di appuntamenti tra economia, diritti e trasformazioni sociali, il Festival attiva quest’anno un ideale laboratorio di riflessione su alcune urgenze sociali evidenti e spesso inascoltate. Molti i temi trattati: dal fenomeno delle grandi dimissioni raccontato dalla sociologa Francesca Coin al significato di inclusione e di discriminazione di genere in ambito economico con Fabrizio Acanfora e l’economista Azzurra Rinaldi, dal complesso tema dell’inflazione raccontato da Stefano Feltri fino al necessario discorso sulle carceri affrontato dal sociologo Luigi Zanconi insieme a Zerocalcare.

Giornalismo narrativo

Decimo compleanno per Meglio di un romanzo, il progetto di Festivaletteratura che dal 2014 – sotto la guida di Christian Elia – invita autori tra i 18 e i 30 anni a sostenere progetti inediti di reportage narrativi di fronte a scrittori, giornalisti e addetti ai lavori in presenza del pubblico del Festival. Tra gli incontri pensati quest’anno per festeggiare Meglio di un romanzo, oltre alle tradizionali sessioni di pitching e alla presentazione dell’ultimo reportage vincitore, vanno ricordati la conversazione con due maestri internazionali del reportage narrativo come Cynthia Rimsky eWitold Szablowski, e un podcast speciale con molti protagonisti delle passate edizioni.

Passato (e trapassato) prossimo

Festivaletteratura non smette di confrontarsi con la storia, alla continua ricerca di ragioni e chiavi di lettura per quello che accade oggi o è appena accaduto. Tra storie personali, cronache e documenti pubblici si discute diAnni Ottanta, guardando alla nascita di esperimenti espressivi ancora modernissimi come la rivista di culto Frigidaire con Vincenzo Sparagna, al dilagare della tossicodipendenza con Giulia Scomazzon e Vanessa Roghi, e alla tragica parabola discendente del terrorismo con Carole Beebe Tarantelli e Alessandro Portelli; ma si parla anche dei primi vent’anni di questo XXI secolo, dalle Torri Gemelle ai meme, con Alessandro Barbero, Mattia Salvia e Ivan Carozzi, o si retrocede sulla linea del tempo per tornare al disastro del Vajont con Mauro Corona, alle conseguenze delle leggi razziali italiane nell’incontro intorno all’archivio EGELI, ai fasti dell’antico Ghetto di Mantova con Paolo Bernardini e Stefano Scansani. Un peso particolare, per il legame con il territorio mantovano, assume l’omaggio del Festival nel centenario della nascita a Gianni Bosio, straordinaria figura di scrittore, militante politico, animatore culturale, studioso della cultura popolare e della tradizione orale.

Migrazioni naturali

“La migrazione ha creato il mondo”, scrive Ruth Padel, è una sorta di filo rosso che lega il viaggio originario delle cellule, le migrazioni animali e le diaspore umane. Questo parallelismo è anche la chiave dell’incontro della poetessa inglese con lo scienziato Telmo Pievani, uno degli appuntamenti previsti al Festival sul tema delle migrazioni. Sulla complessità della condizione di migrante e della necessità di cambiare prospettiva nella valutazione del fenomeno, intervengono la scienziata inglese Gaia Vince, che affronta il tema delle migrazioni climatiche, così come Fabrizio Gatti e Maurizio Pagliassotti, testimoni dei muri letterali o metaforici innalzati dall’Europa e dalle singole comunità.

Intelligenze

Gli ultimi mesi hanno visto l’esplosione del dibattito intorno alle intelligenze artificiali: tecnologie come ChatGPT e altre IA generative sono state messe a disposizione del grande pubblico, che ne ha scoperto con meraviglia le fantascientifiche potenzialità ma ne ha intuito anche, con certa preoccupazione, inquietanti prospettive. Tra gli eventi dedicati alla necessaria riflessione sul tema delle intelligenze umane, post-umane e non umane, vanno segnalati quelli con il neuroscienziatoGerd Gigerenzer, con l’esperto di IA Nello Cristianini e con lo scrittore e artista James Bridle. Sulla necessità di coltivare un atteggiamento consapevole nei confronti della tecnologia si soffermano Chiara Valerio, Carlo Milani e il CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), attraverso laboratori e lezioni rivolti a adulti e ragazzi.

Consapevolezza verde

Anche quest’anno con consapevolezza verde il Festival si occupa di emergenza climatica e di quella transizione energetica non più rimandabile se si vuole contenere il riscaldamento globale. Questa sezione del programma comprende una serie di lavagne – le lezioni a cielo aperto di Piazza Mantegna – dedicate alle sfide tecnologiche della decarbonizzazione in cui Gianluca Ruggieri, Gianni Silvestrini, Nicola Armaroli, Gianfranco Pacchioni e Ferdinando Cotugno insegnano al pubblico a orientarsi tra fondamenti scientifici, potenzialità e limiti delle possibili soluzioni. Spazio anche al nucleare con un dibattito Oxford Style con quattro relatori, due pro e due contro.

Pensieri in esercizio

Dopo due edizioni trascorse a raccogliere idee per la scuola del futuro, grazie al progetto del Comune di Mantova Generare il futuro, il Festival entra nella Scuola Pomponazzo e la trasforma in uno spazio per incontri altamente interattivi in cui il pensiero diventa protagonista. Con pensieri in esercizio all’abituale dimensione delle piazze e dei teatri il Festival sostituisce quella più raccolta della classe, in cui adulti e ragazzi si misurano con l’uso della tecnologia, le idee di comunità, l’educazione attraverso le piante nei workshop con Beate Weyland, Irene Fabbri, Michela Marton, Lorenzo Chicchi e il collettivo CIRCE e la Scuola di Pace di Montesole, o partecipano a lezioni “orizzontali” costruite come riflessioni dialoganti su temi come violenza di genere, confini
e responsabilità sociale della scienza.

Adolescenti al festival

Alla ricerca di parole, storie, rappresentazioni che li aiutino a entrare in relazione, convivere, combattere con la realtà che li circonda, ragazze e ragazzi trovano in questa edizione diverse occasioni di confronto.
Intorno a tre questioni per loro particolarmente sensibili – scuole, generi e cittadinanze – lettrici e lettori under 20 intendono ingaggiare al Festival tre words match con Alfredo Palomba e Domenico Starnone (scuole), Randa Ghazy e Manuela Manera (generi), Gazmend Kapllani e Annamaria Gehnyei (cittadinanze) a partire da romanzi, poesie, graphic novel, film, canzoni che si richiamano a quei temi.
Accanto agli incontri con Kevin Brooks e Annet Schaap, stelle della letteratura internazionale under 20, una piccola sezione intergenerazionale si sofferma su graphic novel e dintorni, presentando come protagonisti Leo Ortolani, Teresa Radice, Stefano Turconi e Marco Magnone.

Bambini in movimento

Bambine e bambini invadono anche quest’anno la Casa del Mantegna. La dimora del grande artista del Rinascimento si prepara ad accogliere autori e artisti provenienti da tutto il mondo e lettrici e lettori under 12 allestendo nel giardino una tenda per gli incontri, una libreria e un’area ristoro e al primo piano uno spazio per laboratori, performance e animazioni. Il piano terreno ospita invece – dopo tre anni di assenza – la grande giostra di Girotondo, il percorso dalla struttura circolare che quest’anno i dipartimenti didattici di Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Museo tattile statale Omero, Palazzo delle Esposizioni e Triennale Milano trasformano in un museo senza museo dove giocare, pensare, parlare, inventare, attivare i sensi con e intorno all’Arte.
Il programma per i bambini quest’anno è tutto incentrato sull’ampliamento dei propri orizzonti, comprendendo percorsi tra arte e scienza alla scoperta delle stelle, attraverso le stanze di Palazzo d’Arco e Palazzo Ducale e l’Osservatorio Astronomico di Gorgo di San Benedetto Po, incontri dedicati ad avventure in terre esotiche e misteriose con Laura Ogna, Marco Paci e Anselmo Roveda o tra le mappe della Biblioteca Teresiana, e ancora storie di paura con Manlio Castagna e percorsi alla scoperta della Natura in città con Gianumberto Accinelli.

Tra arte e letteratura
Nel corso degli anni il Festival ha continuamente esplorato i territori delle arti figurative, della fotografia, del design, e anche quest’anno sono molti gli appuntamenti portano l’Arte non solo come tema ma come voce in campo: Michelangelo Pistoletto torna in città dopo vent’anni per cucire un grande stendardo per la pace nel Tempio di San Sebastiano, mentre Roberto Conte innalza in Piazza Sordello un grande tiglio su cui raccogliere parole capaci di ricordare la fragilità della natura e insieme la nostra.
Parola poetica e arte figurativa si sfidano nel progetto Ekphrasis, in cui nove poeti si confrontano con gli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te e i murales del quartiere cittadino di Lunetta,

Colonne sonore
Per tre sere in Piazza Alberti la rassegna Volume, ideata in collaborazione con la webradio Radio Raheem, porta tre DJ – Giulia Cavaliere, Ninette e Vittorio Gervasi aka Jazz Hunters – alla console per mettere le musiche che risuonano tra le pagine di certi romanzi, dalla Rimini di Pier Vittorio Tondelli, alla Giamaica rarefatta di Marlon James, alle fumose jazz caves di San Francisco di Jack Kerouac.
Tornano anche le lavagne musicali in Piazza Mantegna.
La musica sarà presente in altri luoghi e contesti del Festival, come nell’incontro di Inedita energia, che vedrà la partecipazione quest’anno di diversi personaggi legati al mondo musicale, con l’immancabile Neri Marcorè a dirigere il traffico; nel dialogo sui temi dell’accoglienza e della fragilità che unisce Marco Annoni e il cantautore Niccolò Agliardi; la lettura concerto che Giancarlo De Cataldo, insieme al quintetto Alkord, dedica a Giuseppe Mazzini sul sagrato dell’Ossario di Solferino.

Pagine dello sport (e della cucina)
Lo sport, grande fucina di narrazioni dei nostri tempi,torna sul palco del Festival grazie a Federico Buffa, che incontra uno dei quattro uomini più veloci d’Italia, il campione olimpico Filippo Tortu; mentre Tiziana Scalabrin intervisterà Sara Gama, capitana della nazionale italiana di calcio. Una serie di appuntamenti realizzati con la redazione del magazine online Ultimo Uomo torna su appassionanti vicende sportive del passato: la tempestosa rivalità tra due leggende dell’apnea come Enzo Maiorca e Jacques Mayol, quella tra Bjorn Borg e John McEnroe sui campi da tennis, e la straordinaria carriera della campionessa di ginnastica artistica Nadia Comaneci.
Passando dai campi da gioco alle cucine, Luca Cesari si destreggia tra pizza e maccheroni, Giuseppe Barbera traccia una storia culturale, botanica ed economica degli agrumi, mentre Corrado Assenza ragiona insieme a Marco Malvaldi su cucina, territori e comunità planetaria.

Anche per questa edizione il programma cartaceo di Festivaletteratura, strumento indispensabile per navigare e vivere la manifestazione, torna come piccolo catalogo completo delle schede ditutti gli appuntamenti con una copertina disegnata da Nicola Giorgio, che sarà presentato nella seconda metà di luglio.

TUTTI GLI AUTORI PRESENTI AL FESTIVAL 

A
Roberto Abbiati, Fabrizio Acanfora, Gianumberto Accinelli, Niccolò Agliardi, Mauro Agnoletti, Laila Al Habash, Marianna Albini, Marco Annoni, Antigone, Chiara Araldi, Marco Archetti, Alessandro Aresu, Nicola Armaroli, Corrado Assenza, Emanuele Atturo,

B
Dino Baldi, Giuseppe Barbera, Alessandro Barbero, Polly Barton, Chiara Basile, Federico Batini, Jonathan Bazzi, Be Opera, Marco Belpoliti, Leila Belhadj Mohamed, Silvia Bencivelli, Marco Belpoliti, Takoua Ben Mohamed, Luca Paolo Bernardini, Aina Bestard, Alice Bigli, Daniele Bigliardo, Majid Bita, Simonetta Bitasi, Camillo Boano, Ivana Bodrožić, Miguel Bonnefoy, Francesco Bottin, Luca Bottura, James Bradburne, James Bridle, Kevin Brooks, Federico Bucci, Elisabetta Bucciarelli, Federico Buffa, Federica Buglioni, Floriana Bulfon, Giulio Busi, Annarosa
Buttarelli,

C

Francesca Caferri, Marta Cai, Jean-Marc Caimi, Ilaria Campani, Olga Campofreda, Chandra Livia Candiani, FrancescaCapossele, Luigi Caracciolo, Emmanuela Carbè, Ivan Carozzi, Donato Carrisi, Mircea Cărtărescu, Manlio Castagna, Maria Castellitto, Giulia Cavaliere, Aisha Cerami, Luca Cesari, Karim Chaabane, Lorenzo Chicchi, Massimo Cirri, Francesca Coin, Collettivo C.I.R.C.E, Roberto Conte, Giorgiomaria Cornelio, Mauro Corona, Lella Costa, Pino Costalunga,  Ferdinando Cotugno, Teresa Cremisi, Nello Cristianini, Luca Crovi,

D
Marco D’Ottavi, Mavie Da Ponte, Giancarlo De Cataldo, Noemi De Lisi, Antonio De Rossi, Eugenio De Signoribus, Jean-Baptiste Del Amo, Marco Del Corona, Tonio Dell’Olio, Giacomo Destro, Tommaso Di Dio, Silvia Di Natale, Marco Dotti, Marco Drago, Gianni Dubbini Venier,

E
Christian Elia,

F
Irene Fabbri, Grace Fainelli, Dario Falcini, Cecilia Fasciani, Paolo Febbraro, Stefano Feltri, Chiara Fenoglio, Federico Ferrazza, Roberto Festa, Beppe Finessi, Manuele Fior, Natascha Fioretti, Eleonora Fisco, Peter Florence, Marcello Fois, Federica Fracassi, Giovanni Franzoni, Michele Freppaz,

G
Sarah Gainsforth, Carmen Gallo, Sara Gama, Bruno Gambarotta, Matteo Gaspari, Fabrizio Gatti, Sara Gedeone, Anna Maria Gehnyei, Fernando Gentilini, Vittorio Gervasi, Randa Ghazy, Vera Gheno, Alessandro Giammei, Gerd Gigerenzer, Paolo Giordano, Wlodek Goldkorn, Ilenya Goss, Michela Grasso, Greta Gribaudo, Gud, Hakan Günday,

H
Espérance Hakuzwimana, Anthony Horowitz,

I
Laura Iamurri, Egidio Ivetic,

K
Ken Kalfus, Gazmend Kapllani, Deepti Kapoor, Shehan Karunatilaka, Angelica Kaufmann, Enne Koens, Julia Kristeva,

L
La Compagnia della lettura, Vincenzo Latronico, Viola Lo Moro, Giuliano Logos, Alberto Lot, Carlo Lucarelli,

M
Audrey Magee, Camillo Magni, Marco Magnone, Germano Maifreda, Elia Malagò, Marco Malvaldi, Luigi Manconi, Manuela Manera, Francesca Mannocchi, Gaia Manzini, Federica Manzon, Matteo Marchesini, Neri Marcorè, Anna Maria Shinnyo Marradi, Michela Marton, Francesca Massarenti, Grammenos Mastrojeni, Francesca Matteoni, Melania G. Mazzucco, Daniele Mencarelli, Silvia Mengali, Matteo Miavaldi, Rita Miglietta, Carlo Milani, Paolo Milone, Luca Misculin, Pankaj Mishra, Luca Molinari, Ericavale Morello, Davide Morosinotto, Eugenia Morpurgo, Eloisa Morra, Elvira Mujčić,  Michela Murgia, Giulia Muscatelli,

N
Giuseppe Francesco Nallo, Umberto Napolitano, Stefano Nazzi, Guadalupe Nettel, Niconote, Ninette, Paolo Nori, Marco Nucci,

O
Laura Ogna, Naomi Oreskes, Leo Ortolani, Alba Ospina Dominguez,

P
Gianfranco Pacchioni, Marco Paci, Ruth Padel, Maurizio Pagliassotti, Piersandro Pallavicini, Alfredo Palomba, Andrea Pareschi, Sofia Pasotto, Francesco Permunian, Silvio Perrella, Valérie Perrin, Agostino Petrillo, Valentina Piccinni, Leonardo Piccione, Francesco Piccolo, Simone Pieranni, Paolo Pietroni, Telmo Pievani, Antonio Amadeus Pinnetti, Maurizio Pirro, Michelangelo Pistoletto, Irene Pollastro, Nicolò Porcelluzzi, Giacomo Poretti, Alessandro Portelli, Antonio Prete, Laura Pugno,

Q
Quintetto Alkord,

R
Teresa Radice, Guido Rampoldi, Anna Ravelli, Lidia Ravera, Elsa Riccadonna, Daniele Rielli, Silvia Righi, Ilaria Rigoli, Francesca Rigotti, Cynthia Rimsky, Azzurra Rinaldi, Cristina Rivera Garza, Alessandro Robecchi, Vanessa Roghi, Alberto Rollo, Anselmo Roveda, Francesca Rubini, Gianluca Ruggieri,

S
Marc Sadler, Vera Salton, Mattia Salvia, Donatello Santarone, Lunetta Savino, Tiziana Scalabrin, Stefano Scansani, Luca Scarlini, Domenico Scarpa, Igiaba Scego, Annet Schaap, Giulia Scomazzon, Mariamargherita Scotti, Scuola di Pace di Montesole, David Sedaris, Warsan Shire, Gianni Silvestrini, Giampaolo Simi, Andreea Simionel, Giulia Sissa, Walter Siti, Vincenzo Sparagna, Paola Splendore, Domenico Starnone, Antje Rávik Strubel, Studio Obelo, Sualzo, Carla
Subrizi, Stella Succi, Patrik Svensson, Witold Szablowski,

T
Alessia Tagliaventi, Antonio Talia, Carole Beebe Tarantelli, Nadia Terranova, Filippo Timi, Colm Toíbín, Olga Tokarczuk, Nicolò Tomassini, Guido Tonelli, Elena Tonello, Filippo Tortu, Emanuele Trevi, Trio Icarus Ensemble, Alessandro Triulzi, Stefano Turconi,

U
Georgiana Ursache,

V
Giorgio Vacchiano, Chiara Valerio, Elvira Vannini, Edward Van de Vendel, Alessandro Vanoli, Silvia Vecchini, Gaia Vince, Antonella Viola, Itala Vivan, Giulia Vola,

W
Beate Weyland, We are Müesli, Elvia Wilk,

Y
Paule Yao,

Z
Alessandro Zaccuri, Corinne Zanette, Paolo Zellini, Luca Zenobi, Zerocalcare, Bruno Zocca, Matteo Zuppi.

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