“Oltre le bende” progetto di restauro di una mummia davanti ai visitatori. A seguire esposizione al museo di San Sebastiano

BOLOGNA/MANTOVA – Si chiama “Oltre le bende. Storia di un antico egiziano” è un progetto nato dalla collaborazione tra il Museo Civico Archeologico Istituzione Bologna Musei e i Musei Civici di Mantova. Scopo dell’iniziativa il recupero, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio culturale.

A partire dal 16 giugno e fino al 3 settembre 2021, presso la Sezione Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna sarà visibile al pubblico il restauro di una mummia umana di adulto conservata nei depositi del museo dal lontano 1994. La mummia appartiene alla straordinaria collezione di antichità egizie, greche, etrusche e romane che Pelagio Palagi (Bologna, 1775 – Torino, 1860), poliedrica figura di architetto, pittore, scultore, ornatista e collezionista, destinò per lascito testamentario al Comune di Bologna.

L’intervento conservativo – affidato a Cinzia Oliva, fra i massimi esperti nel restauro dei tessuti antichi e consulente di importanti istituzioni museali – si svolgerà in tre tranches: 16-18 giugno, 12- 16 luglio, 30 agosto-3 settembre 2021. Durante gli orari di apertura del museo e nel rispetto delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, i visitatori potranno osservare dal vivo quali siano le operazioni necessarie al complesso restauro tessile di una mummia egiziana.

Il trattamento conservativo rappresenta la premessa necessaria al trasferimento in sicurezza della mummia, che il Museo Civico di Bologna ha concesso in prestito ai Musei Civici di Mantova per una durata di 5 anni, unitamente a un prezioso gruppo di 11 bronzetti di divinità egiziane.

A distanza di 27 anni, la mummia tornerà quindi visibile al pubblico nella sede di Palazzo San Sebastiano a Mantova per arricchire e integrare la Collezione Egiziana di Giuseppe Acerbi, costituita dai reperti archeologici raccolti dall’erudito e scienziato naturalista di Castelgoffredo (1773–1846), durante il suo soggiorno in Egitto dal 1826 al 1834 quale Console Generale d’Austria.

I materiali della Collezione Egiziana saranno integrati ed arricchiti dalla cosiddetta Collezione Araba di Acerbi costituita da reperti etnografici e naturalistici selezionati dal Console durante il soggiorno egiziano. Fra questi oggetti spiccano una magnifica sella ottomana-mamelucca, una ciotola a vernice nera con iscrizioni in arabo, strumenti musicali, armi, oltre ad animali imbalsamati, conchiglie e fossili.

La sezione dedicata alla collezione Acerbi sarà suddivisa in quattro aree tematiche.

La prima introdurrà la figura di Giuseppe Acerbi, console d’Austria in Egitto, nonché viaggiatore esperto, studioso multidisciplinare e collezionista.
La seconda esporrà il nucleo più prestigioso delle antichità egiziane, ovvero le teste reali, che documentano l’interesse di Acerbi per Dinastie e sovrani a partire dalla decifrazione dei loro nomi.
La terza sezione sarà dedicata a Il corredo funerario, che avrà nella mummia di Bologna il proprio fulcro espositivo e tematico, quale necessaria integrazione alle antichità Acerbi per introdurre i visitatori alla conoscenza del rituale funerario egiziano.
La quarta area tematica si concentrerà su Dei e templi ai quali il diplomatico mantovano ha dedicato molte pagine delle sue note di viaggio e disegni. Questa sezione sarà arricchita dagli undici bronzetti di divinità del museo di Bologna così da rappresentare le principali divinità del pantheon egiziano.

Il progetto del nuovo Museo della Città di Palazzo San Sebastiano costituisce il cuore del piano di riordino complessivo delle collezioni di proprietà civica che il Comune di Mantova sta sviluppando in accordo con le altre istituzioni museali cittadine.

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