GRAZIE (CURTATONE) – Nell’opera centrale campeggia il ritratto di San Giovanni Paolo II e intorno altre opere che ripropongono alcuni momenti della sua visita a Grazie di Curtatone il 23 giugno 1991, nella seconda giornata che passò in terra mantovana.
Sono i tredici dipinti realizzati tra sabato e ieri da altrettanti madonnari, a cui si aggiunge una grande scritta con un “Arrivederci al 2022” disegnata da un quattordicesimo artista.
Quattordici dunque madonnari, e tra loro maestri come madonnari semplici, che hanno aderito all’idea lanciata da Cim (Centro Italiano Madonnari, Comune di Curtatone e Pro Loco per ricordare il trentennale della visita di Papa Giovanni Paolo II.
“Allora accogliemmo un pontefice e oggi ricordiamo un santo” è il commento che sabato ha accompagnato l’inizio della realizzazione delle opere, benedetta dal rettore del Santuario don Giovanni Lucchi con i fiori di loto, proprio come accadeva fino a due anni fa all’imbrunire del 14 agosto quando prendeva il via il Concorso Nazionale dei Madonnari.
Una breve cerimonia quella che ha dato il via ufficiale ai lavori degli artisti a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Curtatone Carlo Bottani, il vice Federico Longhil, l’assessore Cinzia Cicola, il consigliere comunale delegato alla cultura Federico Crivelli, il presidente del Cim Carlo Beduschi e la presidente della Pro Loco Marina Ferrari.
Quest’anno, per il secondo anno a Grazie in occasione della Festa dell’Assunta non potranno esserci iniziative di carattere artistico e culturale. Ecco allora l’idea di far realizzare ai madonnari, tre settimane prima del ferragosto, queste opere, così da evitare eventuali assembramenti nei giorni a cavallo del 15 agosto.
Proprio nel giorno di Ferragosto l’accesso al piazzale del Santuario sarà tra l’altro regolamentato: ci saranno dei varchi dove saranno fatti passare solo i pochi che ne avranno diritto tra cui i fedeli che si recheranno a messa.
Ecco dunque che tra le opere dei madonnari compare quella che raffigura Papa Wojtyla mentre si inginocchia per porre le sue iniziali su un lato dello splendido “Giudizio Universale” realizzato per l’occasione dagli artisti del gessetto guidati dall’americano Kurt Wenner.
Proprio sabato, poco prima della benedizione dei gessetti, il giornalista Werther Gorni, che il 23 giugno ’91 era a Grazie per la Gazzetta di Mantova, ha raccontato come la richiesta al pontefice di autografare il grande dipinto, sia nata in modo spontaneo quanto improvviso da un dialogo tra lui e l’allora sindaco di Curtatone Claudio Calanca, proprio mentre il Papa già si stava già avvicinando all’opera.
C’è poi un dipinto che raffigura il Papa in preghiera davanti all’immagine della Madonna delle Grazie, un altro che lo raffigura insieme al vescovo Egidio Caporello, sempre al suo fianco nella due giorni mantovana. E ancora c’è un dipinto che propone un ideale incontro tra Wojtyla e il compianto e indimenticato madonnaro “Straccetto”, e poi ci sono le opere che raffigurano le Beatitudini.
I madonnari al lavoro sono stati immortalati con un video che sarà proiettato in occasione della Diretta Facebook in programma il 15 agosto.