MANTOVA – In giapponese la parola kimono significa veste e anche i non addetti ai lavori ne conoscono il significato. Pochi sanno però quale mondo si nasconde dietro al kimono: di tradizione, arte antica e laboriosa e profonda bellezza.
A raccontarci l’origine del kimono e la sua influenza sulla moda europea sarà Carlo Marco Belfanti dell’università di Brescia, esperto di storia della moda, domenica 26 ottobre alle ore 16 presso il museo di Palazzo d’Arco.
Se non avete ancora visitato la mostra “Akihiko Takeda. Gioielli d’arte” o se siete appassionati di moda, non vi resta che prenotare. Ecco un’anticipazione di come si svolgerà il pomeriggio.
Il percorso parte dalla visita guidata alla mostra in cui i kimono sono protagonisti della sezione dedicata alle Radici, creazioni meravigliose in seta, con preziose e antiche lavorazioni: le morbide sete infatti sono il supporto tessile sul quale esperti decoratori esercitano la loro creatività, utilizzando sofisticate tecniche di tintura in grado di produrre effetti straordinari, come nei tessuti shibori esposti in mostra. Le vesti da donna, che appartengono alla famiglia dell’artista, sono completate dall’obi, una fascia che cinge il kimono in vita che nel tempo ha acquistato sempre maggiore visibilità, fino a diventare un complemento dell’abbigliamento elegante. Si aggiungono sandali, obi-age e altri accessori utili e preziosi.
La seta dei kimono accompagna i visitatori nella sezione espositiva dei gioielli dove la tradizione incontra la sperimentazione e la contemporaneità.
Al termine della visita guidata seguirà il racconto del professor Belfanti in sala Luigi d’Arco che offrirà un’interessante lettura storica della lussuosa moda asiatica per approdare alla nascita della ”cultura della moda” in Europa.
Costo (ingresso con visita guidata + conferenza): 15 euro
Per partecipare occorre prenotare al 0376322242 o scrivere a biglietteria@museodarcomantova.it E’ possibile acquistare il biglietto direttamente dal sito www.museodarcomantova.it