Quingentole, storia e arte in terracotta: il progetto di Natale Calesella

QUINGENTOLE – Un viaggio attraverso storia e arte, con un progetto che fonde ricerca storica e interpretazione plastica. Sabato 7 giugno, alle 16.30 presso il Palazzo Vescovile di Quingentole, sarà presentato “Quingentole in storia e terracotta”, un percorso artistico ideato dallo scultore Natale Calesella.

L’installazione si compone di 16 formelle, modellate per rievocare gli eventi fondamentali che hanno caratterizzato la storia del comune di Quingentole. L’idea nasce dalla collaborazione tra Calesella e lo storico e archeologo Alberto Manicardi, che ha selezionato gli episodi più significativi del passato locale.

Dai primi insediamenti del IV secolo a.C. alla colonizzazione romana, fino al Medioevo, con le sue prime chiese, tra cui l’Oratorio di San Lorenzo; l’origine del cristianesimo, i fasti dei Gonzaga, la Guerra di Successione polacca e il Risorgimento, fino ai giorni nostri, con riferimenti al grande maestro Lanfranco e alla storica “Pazza Piazza di Quingentole”.

L’evento vedrà la partecipazione di Annalisa Marini, promotrice culturale e ideatrice del progetto, e gli interventi del Sindaco Luca Perlari e dell’Assessore alla Cultura Luca Visentini per i saluti istituzionali oltre al Critico d’arte Vittorio Spampinato e all’Antropologo e psicoterapeuta Alessandro Norsa

Durante l’incontro sarà proiettato un video sulla produzione artistica di Natale Calesella, e sarà possibile ammirare alcune delle sue opere, che in futuro verranno donate al Comune.

Nato e cresciuto nel Polesine, Calesella ha percorso una formazione artistica di alto livello, frequentando la Scuola d’Arte di Castelmassa, il Liceo Artistico di Bologna, e laureandosi in Architettura a Venezia nel 1971.

Docente presso l’Istituto d’Arte di Mantova e Castelmassa, ha esercitato la professione di architetto fino al 2011, dedicandosi poi completamente alla scultura in argilla.

Le sue opere raccontano storie, eventi e tradizioni, con un forte legame alla cultura locale e al mondo sacro e profano. Le sue creazioni trovano spazio in chiese, basiliche, istituzioni pubbliche e private, contribuendo a costruire un museo diffuso che valorizza il territorio del Polesine, Mantovano e Veronese.

Il lavoro di Calesella è ampiamente riconosciuto e apprezzato, specialmente quando le sue opere vengono donate a enti pubblici e luoghi di culto, trasformandosi in un prezioso patrimonio per la comunità.