Quistello capitale dell’arte per un giorno con La Piccola Parigi

QUISTELLO – Suoni, colori, arte, creatività, cultura. Tutto questo si è potuto vivere ieri a Quistello con ‘La Piccola Parigi” che ha visto ben duecento artisti animare nel pomeriggio le vie del centro storico affollate da tantissimi visitatori.
Pittori, scultori, fotografi, ma anche scrittori, attori, designer e musicisti sono stati i protagonisti di questa manifestazione, inserita nel calendario della Fiera di San Bartolomeo, che riscuote ogni anno un grande successo e che vede come curatrice l’artista Caterina Borghi.
Quest’anno il tema dell’evento era  “Come vedete il vostro paese tra 5-10-20 anni”, col tentativo di provare a immaginare il futuro del paese e di tutti i piccoli paesi in generale ai quali l’arte può ridare vita e salvarli dal declino.

Tra le tante performance la sfilata della Corte di Isabella d’Este realizzata dalla regista Loredana Ganzerla con la quale si è voluto rendere omaggio alla sarta Rosellina Malavasi di Quistello recentemente mancata, e la presentazione del primo libro di Annalisa Bulgarelli “Post Pensieri Parole”, emozionanti racconti della gente di Quistello tra gli anni settanta ed i giorni nostri. A presentare il volume, insieme all’autrice, è stato l’ex sindaco di Quistello Luca Malavasi. E poi la rappresentazione teatrale dalla Campogalliani con “Donne nell’ombra”, e il concorso di idee, con dieci premi in palio  che ha coinvolto i giovani dai 16 ai 25 anni per rappresentare proprio queste “Donne nell’ombra”.

Protagonista della giornata anche il fotografo Gianni Bellesia con “E così spostai le stelle ed un pò di nuvole per riveder la terra e la mia amata campagna”, progetto culturale con il quale, grazie anche alle bellissime immagini immortalate in un video, il fotografo ha immaginato di rivedere in sogno un vecchio contadino che gli abitava vicino quando era bambino, e sempre nel sogno, questi gli raccontava del suo desiderio di rivedere la sua amata campagna com’è ora, a distanza di tantissimi anni da quando l’aveva lasciata. Il fotografo allora gli suggerii di spostar le stelle del paradiso ed un po’ di nuvole, in modo da poter sbirciare giù e vedere com’è ora la sua tanto amata campagna.

Riprese dall’alto, immagini spettacolari per rappresentare le geometrie rurali di
una campagna profondamente cambiata negli ultimi anni, da come l’aveva lasciata il contadino del sogno.
Molto apprezzata anche la mostra di quadri, collaterale all’evento, curata da Tommaso Pivetti e dedicata alla missionaria Luigia Reggiani a undici anni dalla sua morte.