Quistello immagina il futuro con la Piccola Parigi e fa il pieno di pubblico

L'installazione tratta da un quadro di Caterina Borghi e realizzata da Roberto Alessandria

QUISTELLO – Un cielo plumbeo e la pioggia caduta attorno a metà pomeriggio avevano fatto temere per la riuscita della manifestazione, ma a Quistello l’atmosfera è cambiata in fretta: le nuvole si sono aperte, il sole è tornato a splendere e nel giro di pochi minuti le vie del centro storico si sono riempite di visitatori. Una grande folla che ha partecipato alla 13ª edizione de “La Piccola Parigi”, la rassegna che ogni anno trasforma il paese in una galleria d’arte a cielo aperto.
Promossa dall’Amministrazione comunale con la direzione artistica di Caterina Borghi e il coordinamento di Roberto Alessandria, l’edizione 2025 ha visto protagonisti centinaia di artisti tra pittori, scultori, fotografi, attori, designer, musicisti e scrittori. Un caleidoscopio di linguaggi e creatività che ha confermato la manifestazione come uno degli appuntamenti più attesi della Fiera di San Bartolomeo.

Il tema di quest’anno, “Nuovi mondi oltre la luce blu”, ha invitato a riflettere sul rapporto fragile tra uomo e natura e sull’alienazione prodotta dalla pervasività degli schermi digitali. “Siamo tutti avvolti dalla luce blu dei dispositivi – spiega Borghi – ma la vita non può ridursi a questo: occorre immaginare nuovi mondi, che siano su altri pianeti o dentro forme di consapevolezza più autentiche”.
Tra le installazioni più attese, è stata svelata proprio l’opera tratta da un quadro di Caterina Borghi e realizzata da Roberto Alessandria, direttamente collegata al tema di quest’anno e dedicata al nostro pianeta malato. In primo piano si vede un uomo che spara: è l’assassino di Brian Thompson, il Ceo del colosso assicurativo UnitedHealthcare ucciso lo scorso dicembre a Manhattan. La pistola è puntata contro il più basso dei tre pianeti raffigurati, disposti come una matriosca: il nostro mondo ferito, sovrastato da un pianeta ‘buguardo’ con l’occhio di Pinocchio e da un pianeta-emoticon. Dentro i pianeti, però, trovano spazio fiori, api che impollinano e simboli di rigenerazione, perché è di questo che il mondo ha bisogno. “Le reti digitali trasformano le differenze sociali in armi e i soldi diventano incubi. È un mondo distopico e negativo, quindi che ha bisogno di rigenerazione”, spiega Borghi.

Lungo le vie del centro non sono mancate altre installazioni di grande impatto: dal ritorno degli artisti giapponesi, dopo un anno di assenza, a nuove sperimentazioni nate dalla collaborazione con Lubiam, quest’anno dedicate ai bottoni e al riuso creativo di materiali tessili. Accanto all’attenzione per i temi più attuali, come l’intelligenza artificiale, c’è stato spazio anche per le tecniche tradizionali, come quelle di uno scultore savonese che lavora ancora il marmo con scalpello e martello.
Grande attenzione è stata riservata ai giovani. Gli alunni della scuola di San Giovanni del Dosso hanno presentato un progetto dedicato al “paese dei sogni”, mentre il Premio d’Arte “Piccola Parigi – Under 25”, di cui è artefice la critica d’arte Paola Artoni, ha rinnovato la sua formula coinvolgendo ragazzi e ragazze dai 16 ai 25 anni. A vincere questa edizione è stata Camilla Cavalli, che ha preceduto Valentina Giorgi; entrambe frequentano il Liceo artistico Giulio Romano di Mantova. Terza classificata Rebecca Morini. Il tema scelto era “Donne nella Scienza”, in occasione del decennale della giornata internazionale dedicata, con opere realizzate anche grazie al riuso di scarti tessili forniti da Lubiam. A dare ulteriore valore alla rassegna è stato anche il ritorno della compagnia teatrale Campogalliani, con un progetto ideato da Italo Scaietta capace di intrecciare teatro, memoria e attualità. Nata nel 2012, subito dopo il sisma, per rivitalizzare il territorio, La Piccola Parigi è cresciuta fino a diventare un appuntamento capace di richiamare pubblico da diverse province L’edizione 2025 ha confermato la sua vitalità con strade gremite, installazioni originali e un entusiasmo che ha accompagnato l’intero pomeriggio.

Fotoservizio di Luca Malavasi