MANTOVA – Palazzo Bonatti, uno degli edifici storici più affascinanti di Mantova, torna a raccontare la sua lunga storia di arte, famiglie e trasformazioni. Dopo i recenti lavori di restauro, il Consorzio di Bonifica Garda Chiese celebra la rinascita della propria sede con la presentazione del volume “Palazzo Bonatti a Mantova. Da dimora di famiglia a sede del Consorzio di bonifica Garda Chiese”, in programma venerdì 24 ottobre 2025.
L’iniziativa, promossa dal Consorzio e dalla casa editrice Il Rio, unirà memoria, cultura e identità territoriale, restituendo alla collettività uno dei palazzi più significativi del centro storico mantovano, oggi riportato al suo splendore originario.
La giornata si articolerà in due momenti.
Alle 10.30, nella sede del Consorzio, si terrà la presentazione istituzionale con gli interventi di Aldo Bignotti, presidente del Consorzio di Bonifica Garda Chiese, Andrea Murari, assessore del Comune di Mantova, Carlo Bottani, presidente della Provincia, Paolo Magri, direttore generale del Consorzio, Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, e Massimo Gargano, direttore generale dell’ANBI.
Modererà Stefano Lorelli. Saranno presenti anche gli autori del libro.
Alle 17.30 si terrà invece l’evento aperto al pubblico (ingresso libero fino a esaurimento posti), durante il quale Aldo Bignotti e Paolo Magri dialogheranno con gli autori e con Giada Scandola, direttore editoriale de Il Rio. La serata si concluderà con una visita guidata al palazzo, che consentirà di apprezzare dal vivo i risultati del restauro.
LA STORIA DEL PALAZZO
Il volume racconta, con rigore storico e sensibilità artistica, le vicende plurisecolari di Palazzo Bonatti, edificio dalle origini trecentesche che visse il suo massimo splendore nel Rinascimento. Tra marmi, affreschi e stucchi, la narrazione intreccia le epoche e le famiglie che lo abitarono — Bonatti, Costanzi, Grossi, Striggi, Porta — fino al passaggio da palazzo patrizio a residenza borghese.
Alle soglie del Novecento il palazzo conobbe anche un momento di crisi, segnato dalla spoliazione della facciata, episodio che riflette i primi tentativi di tutela del patrimonio storico-artistico. Oggi, grazie ai lavori di recupero promossi dal Consorzio di Bonifica Garda Chiese, l’edificio torna a essere simbolo di valorizzazione e continuità storica, “per il decoro eterno della patria”, come ricorda l’epigrafe voluta dai fratelli Antonio e Francesco Bonatti oltre cinque secoli fa.
Il libro è firmato da Lisa Valli, autrice della ricerca storica, da Giulio Girondi, che ha curato l’analisi delle testimonianze artistiche, e dal fotografo Nicolò Arioli, le cui immagini restituiscono il fascino rinnovato del palazzo, tra luce, materia e memoria.
Particolari del palazzo e la medaglia di Francesco Bonatti