MANTOVA – Saltuariamente aperte durante occasioni speciali e ricorrenze, a partire dall’8 novembre le carceri dei Martiri di Belfiore saranno visitabili ogni venerdì alle ore 11, su prenotazione.
L’inaugurazione del nuovo allestimento è prevista per sabato 26 ottobre.
Alle ore 11 si svolgerà infatti un incontro presso il Museo Archeologico Nazionale con interventi di Peter Assmann direttore Complesso Museale Palazzo Ducale, Daniela Ferrari presidente Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, Carlo Saletti direttore scientifico Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e Ugo Bazzotti storico dell’arte. A seguire, intorno alle ore 12, si effettueranno visite guidate a piccoli gruppi durante le quali si potrà apprezzare il rinnovato allestimento, realizzato da Palazzo Ducale in collaborazione con l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea: un’occasione rivolta ai cittadini per vivere un’esperienza di visita ancor più efficace in uno dei luoghi-simbolo della storia italiana del XIX secolo.
I Martiri di Belfiore, cenni storici
“Sulle fosse del vostro martirio, negli stessi campi di battaglia, o suppliziati di Belfiore, o volontari di Curtatone e Montanara, dopo un secolo Mantova vi affida questi suoi caduti della guerra partigiana… Accoglieteli, ombre fraterne, sono della vostra famiglia. Mutano i nomi dei carnefici, Radetzky o Kesserling, variano i nomi delle liberazioni, Risorgimento o Resistenza, ma l’anelito dei popoli è uno. Nella storia dove i secoli sono attimi, le generazioni si trasmettono questa fiamma ribelle” (Piero Calamandrei, in ricordo dei Martiri mantovani del Risorgimento e della Resistenza)
Dopo il Congresso di Vienna del 1815, si ripristina la situazione politica europea prima della turbolenta parentesi napoleonica. L’impero asburgico torna a governare sulle aree del Lombardo-Veneto e fa di Mantova una piazzaforte militare di importanza strategica. Il tardo-trecentesco Castello di San Giorgio, integrato al complesso mantovano di Palazzo Ducale, viene adibito a carcere di massima sicurezza, come già era accaduto all’epoca dei Gonzaga: al secondo piano della fortezza vengono reclusi, a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, numerosi dissidenti e cospiratori politici, prima di essere impiccati o fucilati. L’esecuzione di nove persone nella valletta di Belfiore appena fuori Mantova, fra il dicembre del 1852 e il marzo del 1853, rappresenta uno degli episodi più drammatici della repressione asburgica messa in atto dal feldmaresciallo Josef Radetzky. Don Enrico Tazzoli, Carlo Poma, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli, Tito Speri, don Bartolomeo Grazioli, Carlo Montanari e Pietro Frattini diverranno noti come Martiri di Belfiore, condannati a morte per il loro “congiurare contro l’oppressione austriaca”, citando la lapide commemorativa posta in città sopra l’androne del civico 10 di via Chiassi. Ad essi si aggiungono anche don Giovanni Grioli, fucilato il 5 novembre 1851, e il veneto Pier Fortunato Calvi la cui sentenza fu eseguita il 4 luglio 1855 nella zona extraurbana di Lunetta, non lontano dalla rocchetta di Sparafucile.
Un nuovo allestimento didattico
Questi luoghi – ancora densi di memoria – sono rimasti nell’immaginario collettivo come simboli vivi della lotta risorgimentale italiana. Il nuovo allestimento didattico offre così l’occasione di approfondire la conoscenza di una pagina importante della storia mantovana e al contempo di scoprire una parte poco conosciuta della grande complesso gonzaghesco.
Il progetto e le modalità di visita
Il nuovo allestimento didattico è un progetto di Palazzo Ducale a cura dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea con la collaborazione di Alice Festa, Verena Frignani, Stefano L’Occaso, Daniela Marzia Mazzaglia, Elena Montanari. Il percorso delle Carceri sarà visitabile ogni venerdi mattina alle ore 11 su prenotazione (tel. 0376 352145, e-mail elena.montanari@beniculturali.it) per visitatori singoli (max 20 persone) con biglietto didattica € 5,00; per le scolaresche (previo accordo e prenotazione: tel. 0376-352152) con biglietto gratuito scuole.
L’omaggio di un austriaco ai Martiri di Belfiore
“Mi fa piacere essere il primo austriaco che fa qualcosa di concreto per rendere omaggio ai Martiri di Belfiore”. E’ una frase che Assmann dice con orgoglio da quando è riuscito a portare a termine il progetto di riallestimento delle carceri dei patrioti risorgimentali e a calendarizzarne l’inaugurazione.
Un evento che per il direttore del Ducale ha dunque anche un valore simbolico per lui, discendente di chi nella Mantova austro-ungarica combatté chiunque portasse avanti i valori della libertà e dell’Italia unita sotto la bandiera del tricolore.
E l’inaugurazione del riallestimento delle Carceri del Castello sarà anche l’ultimo evento importante che si svolgerà in Ducale con Assmann come Direttore.
Dal 1° novembre Assmann infatti assumerà la direzione dei musei regionali del Tirolo, istituzione che comprende cinque sedi museali, tra cui il prestigioso Ferdinandeum e la “Hofkirche”, la celebre “cappella di corte”, dove è custodito l’imponente cenotafio dell’imperatore Massimiliano I.