SAN BENEDETTO – Venerdì 16 dicembre, alle 21.15, presso la Sala Polivalente del Comune di San Benedetto Po, torna il tema della memoria nella nuova produzione di Zero Beat, che in questo tempo di uomini che affrontano il mare nella speranza di salvezza nei paesi d’Europa, porta in scena un episodio dimenticato.
Il 1979 è un «anno balordo», scrive Lietta Tornabuoni, ma anche l’anno della «gran campagna generosa a favore dei profughi vietnamiti». La tragica fuga dal Vietnam di migliaia di persone, su fragili barche buttate nell’Oceano o attraverso i confini a piedi, scuote l’opinione pubblica italiana proprio mentre ci si preoccupa del riscaldamento e del prezzo della benzina, dell’inflazione, mentre la disoccupazione cresce, come crescono anche gli attentati nelle strade, i tossicodipendenti e gli emuli di John Travolta. Dopo mesi di tentennamenti, il Governo italiano decide di agire: accoglierà alcuni profughi stremati nei campi della Cambogia, della Thailandia, della Malesia, di Singapore e Hong Kong, ma, soprattutto, invia nel Mar della Cina tre navi della Marina Militare a salvare quasi mille persone, i cosiddetti “boat people” che rischiano la vita in mare.
Una storia ‘buona’. Una storia di accoglienza positiva, purtroppo poco nota. Una storia ‘buona’ per una operazione teatrale legata alla memoria, secondo Zero Beat. Così sono iniziate le letture e le ricerche in rete, l’indagine negli archivi dei quotidiani e i periodici del tempo, gli interventi dei parlamentari nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama, le testimonianze dirette di profughi vietnamiti e loro figli, dei marinai in missione in mari lontani, di medici e volontari dei campi di raccolta o semplici cittadini. La ricerca di eventuali testimoni, nelle zone a noi vicine, e poi i viaggi ad Asolo, Cesenatico, i contatti e le telefonate. I performer di Zero Beat hanno voluto indagare sugli atteggiamenti e la sensibilità degli italiani di quarant’anni fa. Da qui l’idea della produzione teatrale cui hanno dato il titolo “Benvenuti”.
Una storia che Zero Beat ha deciso di narrare con le armi del teatro che più contraddistinguono questa cooperativa mantovana: le video-proiezioni che con contributi dagli anni ’70 accompagneranno il pubblico nel clima di quell’epoca, la scena su più livelli, una drammaturgia costellata di salti di registro, dal documentaristico al grottesco, cinque attori a rappresentare molteplici personaggi, un musicista in palcoscenico.
Oltrepò Terre di Teatro, stagione 2022/2023, prevede la messa a disposizione di un servizio navetta andata/ritorno gratuito, con un pullman da oltre cinquanta posti che partirà da Suzzara raccogliendo spettatori anche a Gonzaga, Pegognaga e Moglia. Un modo sia per dare la possibilità di venire a teatro a chi non avesse l’auto, ma anche una scelta ecologica per ridurre le emissioni del traffico veicolare.
Tutte le informazioni sui titoli – proposte di drammaturgia contemporanea che spaziano dal teatro canzone alla commedia, dal rifacimento di classici al teatro civile – sono disponibili sul sito www.zerobeat.it. Per prenotare la navetta o un posto a teatro i contatti sono, via mail, ares@zerobeat.it e, via whatsapp, 3473209831.
Oltrepò, Terre di Teatro è un progetto ideato da Zero Beat in collaborazione con i comuni di San Benedetto Po e Moglia, con il sostegno del Consorzio dell’Oltrepò Mantovano ed il contributo economico di Fondazione Cariplo.