Si è spento alla rsa “Boni” il pittore naif suzzarese Antonio Donati

Marco Carra nel video in cui annuncia di essere stato contagiato dal Coronavirus
Il Maestro Antonio Donati in una delle ultime foto scattate a giugno di quest’anno

SUZZARA – Si è spento questo pomeriggio alla RSA “Boni” di Suzzara, dove si trovava ricoverato da tempo, il pittore suzzarese Antonio Donati.

Nato a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, da un’umile famiglia contadina, ultimo di sei fratelli, Donati consacrò all’arte il suo cuore e la sua anima. Apprezzato pittore naif, emblema di una produzione autentica e genuina basata sulla cultura e la tradizione popolare padana – protagoniste indiscusse dei suoi quadri -, Donati partecipò a ben quattro edizioni del Premio Suzzara.

Disse una volta: «Ligabue? Mi fa ridere… Io sono migliore, e chi conosce la mia arte lo sa». Le sue tavole erano ricche di colori con tozzi corpi di gnomi, un mondo fantastico abitato da piccoli uomini con grandi scarpe. Sua la scultura della Pepa, simbolo della Fiera di Palidano, che l’artista realizzò negli anni ’90 rappresentandola in maniera ironica e dissacrante.

In una intervista realizzata dal figlio Andrea nel 2017, quando Donati era già ospite della RSA “Boni”, l’artista confessò: «L’unico mio svago era il disegno, e lo sarà sempre, fino a quando la mano, la mente e gli occhi me lo permetteranno».

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