MANTOVA – Dopo la mostra fotografica di Nicola Malaguti, Musicofilia, si passa a un altro racconto in scatti: SmartMantova, di Maurizio Cantore, direttore della struttura di Oncologia del Carlo Poma dai molti talenti artistici. La nuova mostra rappresenta alcuni angoli noti e suggestivi della città di Mantova secondo una prospettiva diversa: l’artista li ha fotografati con uno smartphone per sottolineare la semplicità e la predisposizione alla sorpresa che il nostro sguardo dovrebbe avere sulla realtà. Oggi l’inaugurazione, con l’intervento musicale del chitarrista Luca Barbi, che ha eseguito alcuni brani.
Si tratta del quarto evento realizzato a partire dall’ottobre 2022, mese di nascita dello spazio espositivo permanente allestito nella hall del Poma. Al termine della mostra i pannelli di Cantore saranno esposti in via permanente nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Mantova, mentre quelli di Malaguti andranno presto a decorare la Nefrologia e Dialisi, nell’ambito di un progetto in via di definizione per la valutazione dell’impatto dell’arte sui pazienti.
L’artista e la mostra
Maurizio Cantore è bolognese di nascita, toscano per 16 anni, mantovano di adozione. Medico appassionato della ricerca scientifica e della relazione con il malato. Fondatore e presidente dal 2009 della rete Donatori di Musica, che con i concerti dal vivo negli ospedali italiani ha contribuito a cambiare il modo di curare le persone e non unicamente la malattia. Numerosi gli attraversamenti artistici dell’oncologo: dalle vignette con il maestro Emilio Giannelli, alla musica propria con numerosi musicisti italiani e, in tempi più recenti, alla fotografia. L’idea fondante della sua attività artistica è sempre stata quella di percorrere strade non ancora battute.
Ed ecco quindi lo studio della postproduzione fotografica: il grande lavoro che avviene dopo lo scatto. Una storia di regole classiche riconosciute e allontanate, per cercare di restituire nuovi significati visivi: “Protagoniste sono le lunghe passeggiate con il mio cane Argo. Le sue fermate diverse dalle mie. Ad altezze visive che si scambiano. Sempre per le stesse vie, ma con velocità e pensieri trasformati. Dall’altra parte dell’obiettivo l’onnipresente iphone con la sua semplicità d’uso e d’impressione”.
Lo spazio Hallart
Hallart è uno spazio espositivo permanente creato nella hall dell’ospedale di Mantova nell’ottobre del 2022. Ospita mostre a ciclo continuo che si alternano nel corso di tutto l’anno. È nato dall’idea dell’area Ufficio Stampa e Comunicazione di Asst Mantova, nell’ambito del più ampio progetto Arte in ospedale, che dal 2009 diffonde la bellezza nei luoghi di cura, grazie a svariati interventi artistici nelle strutture aziendali.
I primi passi sono stati mossi il 24 ottobre, appunto con la mostra di Mario Fiorito, che ora ha continuato il suo viaggio nel municipio di Curtatone, dove resterà fino al 31 marzo. La parola chiave è partecipazione. La comunità contribuisce infatti a costruire una sanità dal volto umano.
Così Asst potrà scegliere di propria iniziativa le opere da esporre, ma offrirà anche l’opportunità agli artisti o ai fotografi di candidarsi, proponendo le loro opere per un’esposizione (le modalità di presentazione della propria candidatura sul sito www.asst-mantova.it, sezione Ufficio Stampa e Comunicazione). Un comitato istituito dall’azienda – composto da dipendenti e membri esterni appartenenti al mondo dell’arte – ne valuterà l’idoneità e il valore artistico.