CASALROMANO – Addio al raduno nazionale dei Nomadi a Casalromano. La notizia, riportata dalla Gazzetta di Mantova riprende il post su facebook pubblicato nei giorni scorsi da Riccardo Angolini, l’anima del raduno che ha iniziato a organizzare nel suo paese sin dal lontanto 1988 anche se il primo concerto organizzato con i Nomadi protagonisti risale addirittra al 1982.
“Per tanti anni ho lavorato con piacere insieme alle persone che da sempre mi hanno aiutato per organizzare a Casalromano alcuni giorni di festa e di spettacoli, che, come tutti conoscete, venivano culminati nell’ormai tradizionale concerto dei Nomadi, in occasione del quale abbiamo festeggiato insieme a loro importanti traguardi e ricorrenze, come quest’anno i 60 anni di carriera. Vi posso garantire di aver dato il massimo per ogni evento organizzato perché tutto funzionasse nel migliore dei modi e devo dire che anche i Nomadi, a loro modo in tutti questi anni hanno contribuito, alla perfetta riuscita di questa grande festa e del Raduno Nazionale Fans Nomadi, evento che ho ideato tanto tempo fa e grazie al quale Casalromano è conosciuto in tutta Italia” scrive Angolini.
“Per tanti anni ho lavorato con piacere insieme alle persone che da sempre mi hanno aiutato per organizzare a Casalromano alcuni giorni di festa e di spettacoli, che, come tutti conoscete, venivano culminati nell’ormai tradizionale concerto dei Nomadi, in occasione del quale abbiamo festeggiato insieme a loro importanti traguardi e ricorrenze, come quest’anno i 60 anni di carriera. Vi posso garantire di aver dato il massimo per ogni evento organizzato perché tutto funzionasse nel migliore dei modi e devo dire che anche i Nomadi, a loro modo in tutti questi anni hanno contribuito, alla perfetta riuscita di questa grande festa e del Raduno Nazionale Fans Nomadi, evento che ho ideato tanto tempo fa e grazie al quale Casalromano è conosciuto in tutta Italia” scrive Angolini.
“Dalle numerose manifestazioni di affetto e da tutti i riscontri positivi che ho ricevuto in questi mesi capisco che il mio lavoro è stato apprezzato e di questo non posso che esserne estremamente felice. Come saprete ho fortemente desiderato che venisse riconosciuta la cittadinanza onoraria a Beppe Carletti e per primo mi sono attivato per far sì che ciò si avverasse come suggello del forte rapporto che ormai da decenni lega i Nomadi e Casalromano, il paese in cui vivo, sono cresciuto e in cui ho le mie radici. Purtroppo, in merito a questa onorificenza vi sono state polemiche, ho dovuto impegnarmi in prima persona, non poco (quasi in solitaria) per poi vedere, a cose fatte, molti attribuirsi il merito.
Mi hanno molto rammaricato le discussioni al riguardo, anche perché spesso erano mosse unicamente dal desiderio di mettere in secondo piano il mio lavoro e il mio impegno; impegno e lavoro rivolti solo al bene di Casalromano, mai mosso da interessi personali, ma solo dall’interesse del mio piccolo grande paese” sottolinea Angolini che prosegue” Chi mi conosce bene sa quello che penso, quello che dico e quello che ho saputo fare.
Purtroppo le condizioni che attualmente si sono venute a creare mi hanno fatto capire che anche questa bella avventura volge ormai al termine. Parafrasando una canzone dei Nomadi posso davvero dire “Ma che film la Vita!”, con a volte momenti difficili, ma sicuramente anche tanti, tantissimi, momenti belli ed entusiasmanti. Momenti che ho condiviso con tante meravigliose persone che mi hanno aiutato e seguito in tutti questi anni e senza le quali non sarei riuscito a fare tutto quello che è stato fatto.
Per questo voglio ringraziarle tutte, sicuro che le porterò nel mio cuore assieme a tanti bellissimi ricordi”