MANTOVA – PalaUnical gremito venerdì sera per la terza edizione di “All-in Rock”, il grande progetto culturale ideato da Casa del Sole Onlus che mira a unire musica e inclusione in un’esperienza unica, accessibile a tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità plurime.
Un evento che ha dimostrato ancora una volta come la musica possa essere un potente strumento di unione, accessibilità e rispetto delle diversità. 1900 spettatori hanno formato un pubblico variegato unendo generazioni e sensibilità diverse, in un clima di festa condivisa e di valori elevati e ha ricevuto un riconoscimento di livello internazionale: la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha concesso all’edizione 2025 l’Alto Patrocinio, riconoscendo così l’importanza di questa iniziativa come esempio europeo di cultura accessibile e inclusiva.
Grazie al sostegno del Comune di Mantova e di IMEMI, società che gestisce l’impianto e alla costante vicinanza della Provincia di Mantova quest’anno sul palco è salita una delle icone del rock italiano e internazionale: Edoardo Bennato, artista simbolo di ribellione e creatività. Ad anticiparlo e a scaldare l’atmosfera è stato il coinvolgente set di Alberto Bertoli.
“Vi voglio dire una cosa, voi mi vedete sul palco e pensate che sia sicuro di me – ha esordito Bennato prima di lanciarsi nella sul prima canzone – ma in realtà ho un sacco di dubbi, come voi o forse più di voi e man mano che vano avanti con la mia vita vissuta i dubbi aumentano, ma non mi fanno paura, anzi, posso darvi un consiglio? coltivate i vostri dubbi”.
E poi via con “Abbi dubbi”, “Sono solo canzonette” e il “Gatto e la Volpe”.
Tutti a cantare e a battere le mani a ritmo di musica, ma mano che si susseguivano i successi del cantautore, mentre braccialetti e torce luminose creavano un’atmosfera ancora più particolare. Dal palco l’alternarsi di luce e buio davano ancora più pathos alle canzoni coinvolgendo davvero tutti i presenti, quasi impossibile vedere qualcuno che non stesse cantando a squarciagola.
I8 le canzoni che Bennato ha dedicato a questa serata, tra logo anche “Mangiafuoco”, “Geppetto”, “A cosa serve la guerra”, la mitica “Isola che non c’è” ma anche “La calunnia”, “Rinnegato, “E’ lei”, “In amore” per chiudere con “Nisida”.
Il concerto “All in rock” è stato pensato per essere accessibile e inclusivo, gli organizzatori hanno voluto mettere al centro l’esperienza di ogni singola persona, garantendo la possibilità di scegliere il proprio posto direttamente in platea anche a chi è in sedia a rotelle.
Mantova, anche ieri sera, si è confermata come un laboratorio di pratiche culturali innovative e inclusive, dimostrando come cultura, tecnologia e sensibilità possano lavorare insieme per superare barriere e creare un mondo più aperto e solidale. La serata non è stata solo un successo artistico, ma anche un messaggio di speranza e possibilità reali: la musica appartiene a tutti e può essere vissuta pienamente da ogni individuo.
Gli interpreti LIS (Lingua dei Segni Italiana) direttamente dal Festival di Sanremo, hanno tradotto in tempo reale i testi delle canzoni e i sottotitoli offerti dall’Associazione ON.A.I.R., il sistema SubPac, uno zaino vibrante che trasmette le basse frequenze, ha offerto un’esperienza sensoriale immersiva.
L’evento si inserisce nel quadro delle iniziative sostenute dall’Ufficio Cultura del Comune di Mantova, confermando il ruolo della città come esempio di apertura e accoglienza. La collaborazione tra Casa del Sole e le istituzioni locali rafforza l’impegno comune a promuovere una società più equa, dove ogni individuo possa sentirsi parte attiva e protagonista.















