QUISTELLO – Una serata nel segno di profumi, sapori, storia e tradizioni quella andata in scena ieri nel cortile della Cantina Sociale di Quistello, scenario impeccabile per un evento eno-gastronomico dai molteplici significati: il connubio tra la schita dell’oltrepò pavese e il chisulin dell’oltrepò mantovano, due piatti della tradizione contadina accompagnati per l’occasione da salumi mantovani e pavesi proposti in vari abbinamenti dai ristoranti La Ca’ Vecchia”di Tina Bergonzi di Rea di Pavia e il “Gorgo del Po” di Lorena ed Eleonora di San Benedetto Po.
Una serata nel segno delle tradizioni e della storia dunque, e non a caso ad aprirla seduti al posto d’onore del banchetto, c’erano nientedimeno che il marchese Federico Gonzaga e Isabella Boschetti, magistralmente interpretati da Stefano e Letizia di Quistello. Ma anche una serata nel segno dei tempi più attuali visto che la schita è uno dei fenomeni social del momento, da quando la giornalista Cinzia Montagna, in pieno lockdown, ne ha cucinata una e ha inserito la foto sul suo profilo. Il giorno dopo ha dovuto aprire una pagina ad hoc sull’argomento che oggi ha superato i 1800 membri
Intervista alla giornalista Cinzia Montagna
Ed ecco, alla luce di di tutto ciò, come è nato il connubio tra la schita e il mantovanissimo chisulin
Intervista al presidente della Cantina Sociale di Quistello Luciano Bulgarelli
Quali sono i vini che meglio accompagnano questi due prodotti?
Intervista al presidente della Cantina Sociale di Quistello Luciano Bulgarelli
Il connubio tra schita e chisulin si è rivelato vincente, a detta dei tanti commensali che hanno preso parte alla cena, così come gli abbinamenti con le etichette proposte. E così la Cantina di Quistello incamera un altro successo dopo quello con cui un mese fa, prima Cantina in assoluto aveva dato il via alle iniziative post lockdown con “vigneti aperti”, evento promosso dal Movimento Turismo Del Vino di cui la Cantina fa parte