Sullo schermo del Carbone “L’anima di un uomo” cortometraggio sulle meraviglie di Sabbioneta

MANTOVA – Musiche, rumori, gocce, silenzio, voci fuori campo, passi, fruscii, e ancora silenzio. Un’alternanza di emozioni, che catturano l’attenzione tenendo lo spettatore incollato allo schermo, in attesa di scoprire cosa si vedrà nella scena successiva.
Proiezione speciale questa sera al Cinema del Carbone in via Oberdan, dove oggi pomeriggio è stato presentato “L’anima di un uomo” cortometraggio ideato da Amedeo Palazzi e prodotto da Fachiro, con la regia di Gian Maria Pontiroli.
“L’idea è nata dall’Amministrazione comunale per risvegliare il mondo sulla meraviglia che è Sabbioneta e quindi di mostrarla ed esibirla – spiega il regista Gian Maria Pontiroli – per questo abbiamo ideato un piano di comunicazione e abbiamo pensato che uno strumento che poteva essere originale e nuovo fosse quello di realizzare un film, un cortometraggio. E così è stato fatto, girato in un tempo non semplice, perchè era quello del covid, ora ci lascia un insieme di immagini ed di elementi che ci possono ricordare e ricostruire la storia di Vespasiano Gonzaga con un collegamento a Bernardo Bertolucci che a Sabbioneta ha girato un film”.
Il riferimento è a “La Strategia del Ragno”, film del 1970 diretto da Bertolucci, girato a Sabbioneta e liberamente ispirato al racconto “Tema del traditore e dell’eroe” di Jorge Luis Borges (1944), “L’Anima di un Uomo” ne ripropone il registro, le atmosfere surreali, ne prende in prestito suoni e dialoghi per narrare il rapporto peculiare di Vespasiano con la Bellezza.

Le riprese sono state brevi, una quindicina di giorni, più lunga la post produzione il film è datato infatti 27 febbraio 22 ed è uscito l’anno scorso. Ha già vinto due riconoscimenti: premiato come miglior documentario all’European Art Festival e come “Best Lombard Film” al Monza Film Festival è stato inoltre selezionato ai festival di Sezze (Lazio), Foggia, Pompei, Tremezzina (Como), al Festival Arkhaios di Pittsburgh e all’Archaeology Channel International Film Festival di Eugene in Oregon (Usa).
Ed ora si parla di un seguito.
“Io un’idea ce l’avrei – dice Pontiroli – ovviamente non la posso dire, ma si collega ad una scena della fine, si si io l’idea ce l’ho”.
E quindi in attesa di scoprire se il seguito ci sarà non resta che godersi questo film, assaporando tutta la bellezza che trasmette.