SUZZARA – I festeggiamenti del Centenario della proclamazione di Città di Suzzara proseguono anche nel periodo Natale con una mostra che celebra l’incontro tra arte e industria. Il Museo Galleria del Premio festeggerà la Città scandagliando lo spirito di Suzzara a partire dal secondo dopoguerra. La mostra, intitolata Materia e Memoria. il genio dell’industria a Suzzara nei 100 anni della Città (1923-2023) e curata dalla conservatrice del Museo Erika Vecchietti e dallo storico dell’arte Pierluca Nardoni, propone un dialogo tra i prodotti più caratteristici della recente storia suzzarese, le opere d’arte e quelle dell’industria, accostate e combinate secondo relazioni inedite.
Materia e memoria è un racconto di Suzzara attraverso la storia delle sue due culture. Nell’idea del titolo, ripreso da un famoso testo filosofico, la materia è la sostanza comune a cui appartengono sia i prodotti dell’ingegno artistico sia quelli dell’ingegno industriale. La memoria potrà nascere dalla storia di questi profondi legami culturali.
La mostra è suddivisa in “blocchi”, sezioni tematiche che disegnano anche un preciso sviluppo cronologico delle industrie suzzaresi: dalla meccanizzazione dell’agricoltura agli sviluppi industriali in cucina e nel contesto domestico, fino al trionfo della “civiltà delle macchine” e dell’automazione. Come in una sorta di ciclo industriale, il percorso chiude infine sui modi con cui gli scarti lavorativi possono riaffacciarsi alla nostra coscienza e su come le industrie del territorio intercettino la nuova sensibilità ecologica, condivisa a livello ormai globale.
Gli artisti esposti sono tutti assoluti protagonisti delle edizioni del Premio e della storia dell’arte nazionale, come Renato Birolli, Aldo Borgonzoni, Giuseppe Gorni Armando Pizzinato, Concetto Pozzati, Emilio Tadini. Tra questi, anche due artisti importanti dei quali il Museo ha deciso di raccontare il loro rapporto col Premio accogliendo un’importante donazione, pensata dagli eredi in occasione di questa mostra: Mario Nanni e Tullio Vietri.
Di Gianni Colombo, uno dei maggiori esponenti dell’arte cinetica e programmata, il Museo possiede una Strutturazione pulsante, tra le opere più maestose realizzate dall’artista, che sarà oggetto di un restauro durante la sua esposizione in mostra.
A questi artisti saranno affiancate le creazioni, spesso anonime ma non meno significative, prodotte dalle industrie suzzaresi e da loro messe a disposizione: dai giunti e gli alberi cardanici delle macchine agricole alle prime storiche ghiacciaie, dagli automezzi alle pompe di benzina, fino a prodotti epocali dell’industria del divertimento come il Brucomela e alle ultime realizzazioni delle imprese attente alla sostenibilità ecologica.
L’inaugurazione della mostra avverrà sabato 16 dicembre alle ore 17, con buffet a cura della Scuola Arti e Mestieri “F. Bertazzoni”.
Al termine della presentazione, la serata proseguirà con il Nulla Collettivo: performance live di Kaori e dj set di Cane2, Enrico Giubertoni e Balanz, dancefloor fino alle 24.