SUZZARA – Capitolo a parte merita lo scrittore Maurizio De Giovanni che ha chiuso la giornata di sabato 8 del festival “NebbiaGialla”. E questa volta, la sua partecipazione non era in contemporanea con la finale del Festival di Sanremo come nelle precedenti edizioni dato che inizia martedì 11. Unico comune denominatore con le scorse edizioni: Sala Dante esaurita.
Intervistato da Luca Covri, il creatore del commissario Ricciardi ha parlato del suo ultimo romanzo “Volver”. De Giovanni ha raccontato alcuni aneddoti sul fatto che aveva deciso di interrompere la serie del commissario Ricciardi ma molte lettrici, in ogni modo possibile e immaginabile, dal mazzo di fiori a casa, a messaggi su whatsapp firmate da fans alla stregua del film “Misery non deve morire” lo hanno fatto desistere.
Lo scrittore partenopeo ha così deciso di raccontare l’ultima avventura del commissario Ricciardi ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale spiegando che se dovesse continuare la serie l’ambienterà nel dopoguerra. “Serve coraggio quando si parte, ma a volte ne serve ancora di più quando si torna – spiega De Giovanni – È il luglio del 1940, l’Italia è in guerra. Ricciardi, preoccupato per la figlia Marta e per i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche, ha ormai trasferito la famiglia a Fortino, il paese dove è nato. Lí, nei luoghi dell’infanzia, sperava di avere un po’ di quiete. Invece, mentre in città il fido brigadiere Maione cerca di salvare un comune amico da morte certa, tra le montagne del Cilento il commissario è messo faccia a faccia con un passato che avrebbe voluto scordare. Per lui, e non solo per lui, è arrivato il momento di regolare i conti con la propria storia. Del resto è questo, quasi sempre, il destino di chi torna”.
Il romanzo “Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi” è un viaggio nel tempo e nell’anima, dove il ritorno alle origini diventa una potente occasione di riscatto e confronto con il passato. Al termine del suo intervento De Giovanni, che con Suzzara ha sempre avuto un rapporto particolare, ha letto in esclusiva una pagina del romanzo dal titolo “L’antico amore” che non ha all’interno un cadavere. Vera poesia, accolta con un grandissimo caloroso applauso.