MILANO – Nuova tappa di avvicinamento al 6 ottobre, giorno di apertura della grande mostra a Palazzo Ducale “Con nuova e stravagante maniera Giulio Romano a Mantova”. Oggi pomeriggio l’esposizione è stata presentata alle Gallerie d’Italia a Milano. Un incontro culturale molto seguito promosso grazie anche a Intesa San Paolo che, nell’ambito di Progetto Cultura, è partner della mostra.
COLLABORAZIONE DUCALE E LOUVRE
L’esposizione ricordiamo, nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Museo del Louvre di Parigi, intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, mettendone in luce le peculiarità e l’aspetto fortemente innovativo.
Il suo genio poliedrico, infatti, si espresse in forme artistiche e discipline estremamente varie, dall’architettura alla pittura, dagli arazzi all’oreficeria, trovando un comune denominatore nella pratica del disegno, nella quale Giulio eccelse fin dagli anni di formazione nella bottega di Raffaello.
DISEGNI DA COLLEZIONI ITALIANE E STRANIERE
Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, arazzi e stampe.
Saranno inoltre utilizzate le più recenti tecnologie digitali al fine di ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi.
LE TRE SEZIONI
La mostra si articolerà in tre sezioni che approfondiranno aspetti diversi dell’attività di Giulio Romano mettendo in luce la “nuova e stravagante maniera” della sua arte, secondo la definizione conata da Giorgio Vasari nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori.
La prima, Il segno di Giulio, allestita al piano terreno del Castello di San Giorgio, analizzerà la produzione grafica di Giulio come progettista, designer e pittore presentando il suo fondamentale apporto all’elaborazione del linguaggio manierista.
La sezione dal titolo Al modo di Giulio, occuperà la Corte Nuova e l’Appartamento di Troia, suggerendo un dialogo diretto tra i disegni dell’artista e la decorazione della residenza dei Gonzaga. Il Palazzo Ducale fu il cantiere nel quale Giulio Romano riversa la sua genialità e la sua capacità d’innovare.
In mostra si potranno inoltre ammirare i rilievi eseguiti da Ippolito Andreasi detto l’Andreasino che hanno tramandato l’aspetto originario delle stanze progettate da Giulio, particolarmente importanti per approfondire la comprensione delle parti non sopravvissute ai secoli. Così avviene per il Camerino dei Cesari e per la Loggia dei marmi detta poi dei Mesi, ambienti per i quali i disegni dell’Andreasi permettono un confronto diretto tra l’idea di Giulio Romano e quanto sopravvive negli ambienti stessi.
La rassegna si chiuderà nell’appartamento della Rustica con Alla maniera di Giulio, nella quale verrà approfondito, da un lato, il tema di Giulio Romano architetto, analizzato grazie a numerosi disegni provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche europee, tra cui spicca la Copia da Giulio Romano di Andrea Palladio (Londra, Royal Institute of British Achitects), e, dall’altro, quello della sua eredità, con le opere di allievi e discepoli, come Fermo Ghisoni, Giovanni Battista Bertani, Lorenzo Costa e altri.