In mostra un secolo di Liceo Belfiore e il suo rapporto con la città

MANTOVA – Raccontare un Liceo Scientifico in continua evoluzione, sempre al passo rispetto alle idee e alle aspirazioni degli studenti che lo popolano e in simbiosi con la città che da un secolo lo ospita. È questo lo spirito della mostra “1923-2023 il Liceo Belfiore e la città: urbanistica e società” che sarà possibile visitare – con ingresso libero – nelle giornate di oggi e domani domenica 2 giugno 2024 presso lo Spazio Santa Lucia di via Frattini.

L’esposizione si snoda attraverso 16 pannelli che raccontano la storia dell’Istituto mantovano attraverso le diverse sedi che lo hanno ospitato. Un percorso ideale che va dal centro storico alla periferia cittadina, dove a partire dagli anni sessanta il “Belfiore” trova la sua sede definitiva, realizzata su misura nel grande plesso di via Tione, attualmente in fase di ristrutturazione grazie ai fondi Pnrr ottenuti dalla Provincia di Mantova. Lavori importanti, che hanno reso necessario spostare le aule nella sede provvisoria di Palazzo Gazini Rizzini in via Guerrieri Gonzaga, anch’esso non a caso presente all’interno della mostra.

Parlando a nome dei colleghi, la studentessa Nicoletta Lipreri ha preso la parola subito dopo il taglio del nastro per ringraziare chi si è adoperato per la riuscita di questo progetto che cade nel centenario della nascita della scuola, insieme a partner come il Centro Studi e Ricerche Lucus e l’Archivio Comunale di Mantova, che ha aperto agli studenti coinvolti nel progetto – una quindicina delle classi terze, quarte e quinte, coordinati dalla prof.ssa. Rosa Balistreri e dai docenti di Storia dell’Arte – le proprie porte e fornito gli incartamenti d’epoca. “Ne emerge – ha sottolineato Lipreri – un’evoluzione dell’Istituto che va di pari passo con l’aumento degli studenti iscritti e con i cambi di sede che si sono resi necessari al fine di riuscire a ospitarli”.

Dal canto suo, la dirigente scolastica Cristina Patria sottolinea come questa storia “non finisce qui, ma è ancora in divenire. Adesso siamo temporaneamente ospitati in un’altra struttura, ma è importante sottolineare come la nostra “vera” sede di via Tione sia da sempre un luogo moderno, che diversamente dai precedenti affianca alle aule anche laboratori e spazi multifunzionali. Già dai tempi della progettazione, gli anni Sessanta, si pensava dunque a una scuola che andasse oltre il semplice insegnamento. Anzi, si era già all’avanguardia: basti pensare alle panchine ideate per lo studio e la lettura all’aperto. Quando torneremo, il rapporto con la città sarà rinnovato: di fianco, infatti, troveremo il nuovo Parco Te”.

Un concetto, quello di sguardo tra passato e futuro, ribadito dall’assessore comunale alle Politiche Giovanili Alessandra Riccadonna, a sua volta ex studentessa del “Belfiore”, che ha ricordato come la città, nonostante un patrimonio storico-culturale importante e da tutelare, si trovi sempre di fronte a nuove sfide da affrontare.

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