Un soffio d’oriente a Palazzo d’Arco: in mostra l’arte orafa di Akihiko Takeda

MANTOVA – A Palazzo d’Arco inaugura la mostra “Akihiko Takeda – Gioielli d’arte”. Novantaquattro opere inedite dell’artista giapponese che raccontano il dialogo tra Giappone e Occidente. Un percorso nell’arte dell’oreficeria condotto con instancabile ricerca e sensibilità creativa che ci porta a viaggiare tra tradizione giapponese e influenze occidentali.
La mostra, curata da Paolo Juno Vassalle Takeda in collaborazione con la Fondazione d’Arco, con il patrocinio del Comune di Mantova, della Provincia di Mantova e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è visitabile presso il Museo di Palazzo d’Arco dal 13 settembre 2025 al 6 gennaio 2026.

“Un soffio di attualità entra dall’Oriente in Palazzo d’Arco. – commenta il presidente della Fondazione d’Arco Livio Giulio Volpi Ghirardini – E, come tutte le cose di pregio, anche queste hanno radici estese e un retaggio culturale dal fascino antico che, circa due secoli fa, ebbe a contagiare pure gli interessi del conte Antonio d’Arco. Tant’è che, nell’occasione dell’esposizione di Takeda, tra nuovi gioielli e tessuti, pure alcune opere d’arte antiche del nostro museo saranno oggetto di rinnovata attenzione.”

“Quello di Takeda è un viaggio da Oriente a Occidente – commenta il conservatore Italo Scaietta – ma la dimora dei conti d’Arco racconta anche di un percorso inverso, quello del conte Antonio d’Arco (1848-1917) che riunì, tra le altre, un interessante collezione d’arte giapponese con katane, lance e suppellettili di vario genere. Una raccolta, quella del d’Arco, guidata da curiosità e interessamento, certamente dettato dal fenomeno del giapponismo che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio di quello successivo, conquistò letteralmente l’Europa. Due epoche storiche differenti, motivazioni diverse ma in entrambi i casi un guardare l’uno all’altro per trarne ispirazione”.

“La mostra intende celebrare la vita e le opere di mio nonno, l’artista Akihiko Takeda – dichiara il curatore Paolo Juno Vassalle Takeda – in particolare la produzione dei gioielli d’arte. La selezione esposta permette di valorizzare tecniche uniche apprese e sperimentate dall’artista nel corso degli anni e apprezzare la varietà di soggetti e significati che animano queste opere: figure arcaiche, fiori, elementi naturali in generale ma anche maschere e soggetti del teatro Nō. L’artista progetta e realizza questi gioielli che raccontano un lungo e instancabile percorso di ricerca tra tradizione e innovazione, da sempre elemento caratterizzante della sua produzione.”

IL PROGETTO DELLA MOSTRA
Il progetto “Akihiko Takeda – Gioielli d’arte”, promosso della Fondazione D’Arco, celebra il legame tra i Conti d’Arco e il Giappone, oltre a valorizzare la vita e le opere dell’artista contemporaneo Akihiko Takeda. L’esposizione, interamente dedicata al mondo del gioiello d’arte si sviluppa attorno al concetto di “moda e prezioso”, esplorando non solo il valore intrinseco delle opere esposte, ma anche la loro capacità di esprimere identità, memoria e bellezza.
A completamento del progetto, sono previsti due appuntamenti dedicati al kimono giapponese, pensati come estensioni tematiche della mostra: il primo incentrato sull’uso quotidiano del kimono nella vita contemporanea, il secondo dedicato all’uso cerimoniale. Questi momenti offriranno ulteriori chiavi di lettura sul rapporto tra abito e tradizione contestualizzando la collezione di gioielli d’arte esposta.

LE SEZIONI
La mostra si snoda in due sezioni al piano nobile del Palazzo e in un’esperienza nel giardino d’inverno
La prima prevede kimoni, esposti insieme alle loro sottovesti (Nagajuban): vesti giapponesi da cerimonia, come il Furisode o il Kuromontsuki, o per uso quotidiano, in seta, tessuti con preziose e antiche lavorazioni. Le vesti, da donna e bambino, appartengono alla famiglia dell’artista. Obi, sandali, obi-age e altri accessori completano l’abbigliamento.

Nel Giardino d’inverno il visitatore può fermarsi e comporre il proprio tanzaku (striscia di carta colorata). I tanzaku, prima di diventare simbolo della festa tradizionale del Tanabata (festa delle stelle), venivano utilizzati per la scrittura di poesie. I poetanti riuniti in uno stesso luogo componevano ciascuno un verso su ogni tanzaku; i versi andavano poi a comporre la poesia finale.

Per maggiori informazioni sull’artista e la sua produzione https://www.akihikotakeda.com

EVENTI COLLATERALI – IL PROGRAMMA
La mostra e gli eventi collegati sono frutto di un percorso svolto in sinergia tra la Fondazione d’Arco, il curatore dell’esposizione, studiosi e professionisti, intrecciando competenze con l’obiettivo di valorizzare le opere d’arte esposte e divulgare alcuni temi della cultura giapponese, rafforzando il dialogo tra due culture profondamente diverse.

28 settembre, ore 16.00 – La leggenda delle stelle innamorate per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni. Costo: 5 euro (bambini), 8 euro (ridotto speciale adulto)

5 ottobre, ore 16.00 – Japan Taste. Il sushi in Italia? con Alberto Grandi, prof. di storia dell’alimentazione presso l’Università di Parma, e aperitivo di Sushi Ono. Costo talk+aperitivo: 20 euro

26 ottobre, ore 16.00 – Il kimono e la moda europea con Carlo Marco Belfanti, prof. di storia economica presso l’università di Brescia. Costo visita alla mostra+talk: 15 euro

16 novembre, ore 10.30 – Workshop di ikebana con Associazione culturale Ukigumo di Mantova e Vicenza. Costo: 20 euro

16 novembre, ore 16.00 – L’arte dell’ikebana con Associazione culturale Ukigumo di Mantova e Vicenza. Costo visita alla mostra +talk dimostrativo: 15 euro:
Attività educativa per scuole, bimbi e famiglie.