Un sorso di storia mantovana: la leggenda del Caravatti a Sbrisolona & Co

MANTOVA – Ormai è un’istituzione, generazioni di mantovani lo conoscono, l’aperitivo Caravatti creato dall’omonima famiglia agli inizi del 900 e servito nel locale ancora oggi, è un simbolo per i cittadini e non solo. Oggi pomeriggio all’interno, del festival Sbrisolona & Co, è andata in scena alla Loggia del Grano la preparazione del famoso cocktail, ma non ne sono stati svelati i segreti, la ricetta rimane custodita con cura.
A prepararlo davanti a un folto pubblico, il bartender Luca Manzella che ne ha raccontato la storia e svelato i principali ingredienti: moscato bianco a macerazione fredda con spezie, tra le quali la genziana e l’artemisia, (ma non sono tutte), la scorza di arancia, il succo di limone, il seltz e il caramello per creare un colore naturale. Non è molto alcolico, i gradi sono 17°, ma con la diluizione del seltz scendono a 10°. Servito senza interruzione per decenni, ancora seguendo la ricetta originale, l’iconico aperitivo da pochi anni è imbottigliato e venduto, vista la popolarità acquisita anche tra i turisti, come ha confermato Manzella.
Il bar omonimo in pieno centro storico ancora oggi offre aperitivi raffinati, accompagnati dall’immancabile sbrisolona, creata da pasticceri che seguono la ricetta originale dei primi proprietari. Al celebre Caravatti si affiancano cocktail di ogni tipo e sfiziose golosità come le tartine con burrata e acciughe del Cantabrico. Molti personaggi famosi hanno sostato al bar Caravatti che mantiene intatte ad oggi le sue caratteristiche: atmosfera raffinata, pavimentazione, soffitti, specchi e arredi originali dei primi del ‘900. Il famoso aperitivo bevuto dai nostri nonni e bisnonni, è ancora un classico intramontabile.

Elisabetta Romano