CASATICO (MARCARIA) – C’è un angolo di campagna mantovana dove il tempo sembra davvero essersi fermato. È l’Osteria Due Platani, nel piccolo borgo di Casatico di Marcaria. Quando arriva la bella stagione, la prima immagine che ti accoglie è quella di un gruppo di volti familiari: uomini, per lo più avanti con gli anni, seduti ai tavolini all’aperto, intenti in una partita a carte. Ma ogni tanto, tra loro, spunta anche qualche giovane, come a dire che certe abitudini non passano mai di moda.
Con l’arrivo dell’inverno, il calore si sposta all’interno: due salette, semplici ma accoglienti, che diventano rifugio e ritrovo.
Qui, tra un ramino e una briscola, un tempo c’era chi si dilettava anche in qualche altro gioco, giusto per ridere insieme. E allora come oggi, chi perde però offre agli amici al massimo un bicchiere di lambrusco o un bianchino. C’è chi legge il giornale, chi si scambia due parole, chi semplicemente si gode il tempo che passa. Perché in questo luogo, più che altrove, il tempo non corre. Cammina piano. E accompagna storie, volti, ricordi
Ma non pensate che la piccola osteria sia solo un rifugio per pochi habitué del paese. Soprattutto durante il fine settimana, arrivano in tanti anche dalla città e dalle province vicine: coppie, famiglie, buongustai. Tutti alla ricerca di qualcosa che qui si trova ancora intatto — il sapore autentico della semplicità. E in molti arrivano proprio per questo: per godersi un tagliere di affettati preparato con cura, servito con pane fresco e un bicchiere di buon vino. Un piacere sincero, che non ha bisogno di grandi parole, solo di essere gustato in compagnia.
Insomma, l’Osteria Due Platani è uno di quei posti che sembrano sospesi nel tempo, dove ogni tavolo conserva una memoria, ogni risata ha l’eco di quelle passate. Un luogo semplice, ma carico di vita vera — quella che non si dimentica.
Tutti i dettagli nel video servizio con le interviste a Jenny Terzi, titolare dell’Osteria Due Platani, e al sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta