FELONICA – IL 25 aprile è sempre stato l’anniversario per eccellenza per il Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po di Felonica e anche quest’anno, nonostante il museo chiuso a causa dell’emergenza Covid, il suo direttore-conservatore Simone Guidorzi, una delle massime autorità per quanto riguarda la storia del secondo conflitto bellico, sta preparando una serie di tappe di avvicinamento al giorno del 75esimo della Liberazione.
Lo sta facendo innanzitutto attraverso la pagina Facebook del museo dove ieri ha pubblicato foto e storia dei primi reparti Alleati ad arrivare nei territori del fiume Po: “i Paracadutisti italiani della Centuria Nembo – scrive Guidorzi – e dell’F Recce Squadron .
La sera del 20 Aprile 1945 prese il via l’operazione di aviolancio “Herring No. 1” con il decollo degli aerei da trasporto statunitensi Douglas C-47 dall’aeroporto di Rosignano (Livorno)…. La Centuria Nembo aveva le proprie drop-zone tra Poggio Rusco (Mantova), Sermide (Mantova) e Mirandola (Modena), mentre l’F Recce Squadron aveva le proprie drop-zone tra Bondeno (Ferrara), Ferrara e Poggio Renatico (Ferrara).
Lo scopo della loro missione era di creare disturbo nelle retrovie tedesche con azioni di sabotaggio, operando per un periodo di 36 ore in attesa dell’arrivo anglo-americano….”
“In occasione del 75° Anniversario dell‘aviolancio Herring – continua il direttore del museo -sarebbe stata nostra intenzione presentare una sezione ampliata e rinnovata; ovviamente il progetto sarà solo rimandato alla riapertura”. Intanto vengono presentati sui social alcuni cimeli recuperati come il restauro di un elmetto da Paracadutista britannico MKI portato durante il lancio del 20 Aprile 1945.
Oggi, 21 aprile, anniversario della liberazione di Bologna, prima grande città del nord a vedere l’arrivo degli alleati, Guidorzi dedica una serie di approfondimenti a quel che accadde in quest’area, e così sarà fino a sabato, anniversario della Liberazione d’Italia.
Un percorso dunque di avvicinamento con la storia di quei giorni raccontata con dovizia di approfondimenti, tra fatti, protagonisti, e luoghi.
Di certo un modo interessante, a maggior ragione in questi giorni di forzata clausura, per conoscere quel che accadde in quei giorni ormai lontani che cambiarono per sempre il destino d’Italia e d’Europa.
Le fotografie sono tratte della Pagina Facebook del Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po