VIADANA Un’esperienza educativa e interculturale ha rafforzato i legami europei tra gli studenti italiani e spagnoli dell’Istituto “Sanfelice” di Viadana e dell’Istituto “El Castell” di Esparreguera, cittadina catalana vicino a Barcellona.
Il progetto Erasmus+ “La vida es agua”, tra aprile e maggio, ha permesso ai ragazzi di esplorare il valore dell’acqua come risorsa naturale e culturale, un tema che ha stimolato riflessioni profonde sul ruolo dell’istruzione come strumento di cittadinanza attiva.
Un’immersione tra studio e cultura in Catalogna.
Dal 6 al 12 aprile, un gruppo di studenti viadanesi, accompagnati dalle professoresse Rossella Falvo e Maria Teresa Penci, ha vissuto un soggiorno formativo in Catalogna. Accolti con entusiasmo dai coetanei spagnoli, i ragazzi hanno scoperto una realtà scolastica fortemente identitaria, dove il catalano è la lingua principale e lo spagnolo viene studiato come lingua straniera.
La similitudine tra il catalano e alcuni dialetti del nord Italia ha suscitato particolare interesse e dato vita a confronti linguistici arricchenti, anche grazie al contributo dell’AISC (Associazione Italiana di Studi Catalani). Oltre alle attività didattiche, il viaggio ha offerto la possibilità di visitare luoghi simbolo come il Monastero di Montserrat, dove gli studenti hanno percorso la Via Crucis o raggiunto la cima in funivia, e Barcellona, con un itinerario dedicato alle opere di Gaudí, dal Parco Güell alla Sagrada Família, passando per la Casa Batlló e il Museo Picasso.
Il gemellaggio a Viadana e l’incontro con il sindaco
A completare lo scambio culturale, a Viadana sono stati ospitati gli studenti spagnoli di Esparreguera, accolti con interesse anche dal sindaco Nicola Cavatorta, che ha illustrato il funzionamento dell’amministrazione locale e le similitudini territoriali tra Viadana e la cittadina catalana, il cui nome significa “asparagiaia”. Durante l’incontro, i ragazzi hanno dialogato con il primo cittadino sul ruolo di chi governa una città. “È difficile trovare un equilibrio tra esigenze diverse, ma anche stimolante”, ha spiegato Cavatorta.
La giornata è proseguita con una visita ai luoghi storici di Viadana, guidata da Luigi Cavatorta e dalla professoressa Paola Longari, tra cui la sinagoga, testimone del passato ebraico della città, e la Chiesa di San Rocco, gioiello del barocco mantovano. Gli studenti hanno poi esplorato Sabbioneta, Mantova, Parma e Milano nei giorni successivi.
Un’esperienza che va oltre il viaggio.
Il progetto Erasmus+ non è stato solo un’opportunità di studio, ma una vera lezione di vita, che ha insegnato ai ragazzi a vedere le diversità come una ricchezza. In un periodo in cui i confini sembrano rafforzarsi, esperienze come questa dimostrano che l’Europa può essere vissuta nella quotidianità scolastica, con curiosità, rispetto e spirito di scoperta.